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Crash or work? Apple Mac, Windows & VIRUS...


Attualmente non esistono virus pericolosi per Mac OS X, in teoria ne sono stati individuati circa quattro minori. Però ce ne sono CENTINAIA DI MIGLIAIA per PC con Windows. Che spesso usano gli allegati della posta elettronica per propagarsi. Serve dunque al Mac un antivirus? Si, solo per una ragione etica, quella di non fargli fare "l'untore" e risolvere anche i problemi di Windows Il malware, cioè il software "cattivo" (siano essi virus, worm, script, macro-virus o quant'altro) è il problema di questo inizio del ventunesimo secolo. La piaga degli utenti Windows (tralasciamo qui il fatto se Windows stesso sia una piaga) è uno dei motivi per i quali si sta aprendo una grande opportunità di crescita nella nicchia della Apple, oramai concorrente aggressiva e temibile sul mercato: sempre più utenti Windows stufi oltre che dello stesso malfunzionante sistema operativo anche di spyware, dialer e altre cose del genere fanno, finanze permettendo (ostacolo ormai irrilevante con sistemi mini), "switch" e passano a quella piattaforma, da molti definita un paradiso, chiamata Apple MacOsX. Chi decide di tenere il PC ha come unica alternativa un sistema Linux, per il quale, con qualche distinguo, il discorso sui virus è pressocché analogo al mondo Apple. Se si decide di vivere all'inferno, passatemi la metafora, passando il tempo a riparare un sistema operativo piuttosto che ad usarlo, allora basta tenersi Windows. Però il senso di sicurezza e - ammettiamolo - di nobile superiorità di molti utenti Apple-Mac non basta. Per essere buoni cittadini digitali nell'era di Internet bisogna anche essere altruisti. Preoccuparsi dei vicini, la cui casa sta andando a fuoco. Non farlo sarebbe un errore grave, identico a quello che sta commettendo Microsoft. La casa di Redmond, quando ha rilasciato il Service Pack 2 XP (con una serie di pesanti funzionalità per la sicurezza molto intrusive e , con gran prova di autolesionismo, parzialmente incompatibili con vari programmi pre-esistenti per quella piattaforma) ha infatti commesso un grave peccato di tracotanza: ha impedito l'accesso al Service Pack 2 a tutte le copie di Windows XP non registrate correttamente. Vale a dire, a milioni di utenti Pc con Windows XP piratato che continuano ad essere portatori più o meno sani del contagio del malware. Legalmente è una manovra legittima e protezionistica, ma nell'epoca della rete, questo è un errore molto grave, perché il malware ha bisogno di computer da violare per continuare a propagarsi. In altre parole, la mossa di Microsoft sarebbe paragonabile ad un servizio sanitario nazionale che vietasse di vaccinare i cittadini che abbiano delle tasse o delle bollette in sospeso. Un grosso errore. Per gli utenti Mac, che apparentemente non c'entrano nulla, se vogliamo invece una responsabilità etica c'è: il malware per Windows non funziona su Mac, ma se i file compromessi che arrivano per esempio attraverso una email vengono "forwardati" a un altro utente Pc, il Mac assume il ruolo di "untore", di portatore sano dell'infezione. Non è bello e soprattutto è uno sbaglio, contrario allo spirito stesso di chi usa i prodotti di Apple. Cosa fare? Sobbarcarsi, perché no, anche un po' del lavoro che tanti ingenui o malaccorti utenti Pc non fanno, e dare una bella ripulita ai file - per il Mac innocui - che rischiano di essere mortali per loro.