il senso della vita

Post N° 18


15 giugno 1993Mi sono appena svegliato, o almeno così mi pare,il sollievo di non dover correre a scuola -sempre in ritardo- è soffocato da un acerba tristezza, che mi trattiene a letto, immobile, gli occhi fissi al soffitto. Quanti programmi ieri, per il primo giorno di vacanza.. ..dissolti dalla consapevolezza d'aver perduto qualcosa, qualcuno. Ci sono incontri nella vita che danno un senso anche ai quotidiani patimenti, come la luna in quelle notti d'estate, fanno il buio meno profondo. Le interrogazioni quando proprio non te l'aspetti (al ritorno dalla gita; il gorno seguente la stessa interrogazione, con la nuova lezione; quando la prof. era data per malata e, benchè in coma vegetativo, viene a scuola...), le giustificazioni assurde (una colica; una visita medica fuori nazione; parenti che muoiono come nella peste manzoniana, uno dopo l'altro; inspiegabili furti di quaderni, su cui avevi fatto tutto il riassunto di 10 pagine...), la gioia sconfinata per il prof. che cade sulla neve fresca e si rompe la gamba, sull'uscio della scuola , i sospiri col compagno di banco, sbirciando sotto la cattedra mentre la prof. (non quella di prima..) accavalla le gambe, le risate chiassose, senza fine... mi manca già tutto questo, il primo giorno di vacanza.