Ali d'aquila

Contrari al diniego:Franco Stabile,peroratore di Puglisi beato,F. Romano, parroco di S. Gabriele,e i Laici Missionari Comboniani


Secondo uno dei principali quotidiani locali, Francesco Michele Stabile, storico della Chiesa, docente di Storia della Chiesa alla Facoltà Teologica di Sicilia, sostenitore per conto dell'arcidiocesi della causa di beatificazione di Pino Puglisi a Roma, già vicario episcopale di zona, oggi parroco a S. Giovanni Bosco, delegato della Caritas cittadina di Bagheria (diocesi di Palermo) é contrario al diniego imposto dall'arcivescovo di Palermo Paolo Romeo a che la veglia di preghiera in ricordo delle vittime dell'omofobia, in programma per stasera, 12 maggio, possa aver luogo nella chiesa parrocchiale di Santa Lucia. «La veglia non è una manifestazione - dice - ma un momento di preghiera e di riflessione per ricordare le vittime di una violenza contro cui i cattolici sono tenuti a battersi ogni giorno».Sulla stessa linea, secondo Repubblica Palermo
, padre Franco Romano, parroco di San Gabriele (a Palermo): «Non posso essere giudicato per il mio essere maschio, femmina o omosessuale, e la Chiesa in quanto tale deve accogliermi».Infine i Laici Missionari Comboniani:«GESÙ fu il primo ad accogliere prostitute, scismatici e persone in difficoltà. Esprimiamo piena solidarietà ai promotori di questo evento, contro il divieto dell' arcidiocesi di Palermo». «Siamo turbati e addolorati». «Ci dispiace che a mettere in atto tale emarginazione nei confronti di alcuni fratelli sia stata proprio la nostra Chiesa». «Se tale diniego è dovuto a paure di non rispettare i documenti magisteriali noi diciamo che Gesù non si curava degli impedimenti formali che i farisei ponevano al verificarsi di miracoli».ecco da da Repubblica Palermo di Domenica 8 Maggio, pag. 6, la versione integrale dell'articolo di Lorenzo Tondo:Contrario al divieto anche padre Francesco Michele Stabile, storico della Chiesa, sostenitore della causa di beatificazione di Pino PuglisiNo alla veglia per i gay, laici comboniani contro la Curia«GESÙ fu il primo ad accogliere prostitute, scismatici e persone in difficoltà. Esprimiamo piena solidarietà ai promotori di questo evento, contro il divieto dell' arcidiocesi di Palermo». I Laici Missionari Comboniani si dicono «turbati e addolorati» per lo stop imposto dal cardinale Paolo Romeo della veglia di preghiera in ricordo delle vittime dell' omofobia, in programma per il 12 maggio nella chiesa di Santa Lucia. «Ci dispiace - scrivono - che a mettere in atto tale emarginazione nei confront
i di alcuni fratelli sia stata proprio la nostra Chiesa
». La veglia si ripete ogni anno dal 2007. Ma questa volta la Curia sembra non aver gradito l' associazione dell' iniziativa agli eventi collegati al "Palermo Pride". Non in linea, secondo la diocesi, con le direttive della Santa Sede. «Se tale diniego è dovuto a paure di non rispettare i documenti magisteriali - replicano i laici comboniani - noi diciamo che Gesù non si curava degli impedimenti formali che i farisei ponevano al verificarsi di miracoli».Sulla stessa linea padre Franco Romano, parroco di San Gabriele: «Non posso essere giudicato per il mio essere maschio, femmina o omosessuale, e la Chiesa in quanto tale deve accogliermi».
Gli fa eco padre Francesco Michele Stabile, storico della Chiesa e già sostenitore della causa di beatificazione di don Pino Puglisi: «La veglia non è una manifestazione - dice - ma un momento di preghiera e di riflessione per ricordare le vittime di una violenza contro cui i cattolici sono tenuti a battersi ogni giorno». - LORENZO TONDOQui il link all'originale su repubblica.it sezione Palermo