Ali d'aquila

Il vescovo Solmi fa visita al gruppo di cristiani omosessuali a Parma: "nessuno é escluso dalla comunione ecclesiale".


Stralci di un articolo di Valerio Gigante tratto da Adista Notizie n. 64 del 31 Luglio 2010Il settimanale diocesano dà ampio risalto all'evento: il vescovo fa visita a un gruppo di gay credenti.È potuto così succedere che il gruppo di cristiani omosessuali di Parma, "Arco" (che riunisce, dal 1998, credenti e non credenti, con la presenza anche di due missionarie saveriane che animano la preghiera, sebbene il gruppo si autogestisca sia nella scelta dei brani che dei sussidi per la meditazione biblica) ricevesse, nel maggio 2010, la visita del vescovo della città, Enrico Solmi.Una visita di una certa importanza, specie se si considera che il 26 maggio scorso, a conclusione dell'ultima Assemblea Generale della Cei, Solmi è stato eletto responsabile della Commissione episcopale per la Famiglia e la Vita.Probabile quindi che, proprio in seguito al suo nuovo incarico, Solmi abbia inteso dare risonanza alla sua visita al gruppo "Arco" per segnalare una volontà di apertura non solo da parte della Curia di Parma, ma della stessa Conferenza episcopale. Non si spiegherebbe altrimenti il fatto che, il 2 luglio scorso, il settimanale diocesano Vita Nuova abbia dedicato un'intera pagina al resoconto dell'incontro, commentandone l'esito.Solmi, ha scritto il diocesano, "ha incontrato il gruppo di Parma nel loro appuntamento di maggio. Si è inserito nella loro preghiera: un'ora abbondante sulla Parola di Dio". "Un segno non solo della sensibilità personale di mons. Solmi" ma, soprattutto, "un richiamo chiaro a non discriminare nessuno (e Dio sa quanto c'è bisogno di questo richiamo ai nostri giorni)".Un modo per riaffermare "con autorevolezza inequivocabile, che nessuno è escluso dalla comunione ecclesiale per la sua appartenenza a determinate categorie sociali". Un atteggiamento "inclusivo", quello del vescovo Solmi, che per Vita Nuova è sempre stato "esplicito" anche da parte del magistero ecclesiastico, "fin dal documento del 1975 Persona Humana".Chiosa Vita Nuova: "la visita del vescovo Enrico é un incoraggiamento per chi si trova a vivere questa condizione esistenziale e un richiamo alla comunità, affinché eserciti nei loro confronti l'accoglienza della fraternità. Il nuovo incarico affidatogli dalla Cei forse lo porterà ad interessarsi più direttamente di questo problema a livello nazionale".Sul numero successivo, datato 9 luglio, Vita Nuova ha replicato: altra pagina dedicata all'incontro dei gay col vescovo, questa volta commentato, in termini estremamente positivi, attraverso le parole di una lettrice.Già nel recente passato mons. Solmi aveva manifestato una certa apertura nei confronti del mondo gay. In un incontro del febbraio 2009 con gli studenti di un istituto superiore, il "Toschi", tra i numerosi temi "sensibili" su cui accettò di confrontarsi con i giovani (castità, contraccezione, matrimonio, politica), il vescovo toccò anche la questione dell'omosessualità.Disse in quell'occasione: "dico che quella persona è una grande ricchezza, che ama e avrà certamente un buon rapporto con Dio. Ognuno ha il diritto di vivere pienamente la sua esistenza, col proprio concetto di amore".Questo il link all'articolo integrale