A proposito del dibattito sulla legge (in discussione in commissione parlamentare) contro l'omofobia e la transfobia, sento l'esigenza, a beneficio di chi leggerà questa nota, di fornire qualche spunto di riflessione e chiarimento.Parto da una premessa: dal 1993 è in vigore la cosiddetta legge Mancino ("Misure urgenti in materia di discriminazione razziale, etnica e religiosa"), dal nome dell'allora Ministro dell'Interno che ne fu proponente (il democristiano Nicola Mancino).Che cosa prevede questa legge? Condanna (salvo che il fatto non costituisca più grave reato) gesti, azioni e slogan legati all'ideologia nazifascista, e aventi per scopo l'incitazione alla violenza e alla discriminazione per motivi razziali, etnici religiosi o nazionali. La legge punisce anche l'utilizzo di simbologie legate a suddetti movimenti politici.Faccio due esempi recentissimi per farvi capire: la consigliera municipale della Lega Nord Dolores Valandro è stata recentemente condannata in primo grado per aver violato la legge Mancino. Cosa aveva fatto? Dalla sua pagina Facebook scriveva, infatti, riferendosi al Ministro Kyenge: «Ma mai nessuno che se la stupri, così tanto per capire cosa può provare la vittima di questo efferato reato? Vergogna». L'accusa (e la relativa condanna) è stata di «aver istigato a commettere violenza sessuale per motivi razziali". Ecco qui a cosa e come viene applicata la legge Mancino.Il Vice- Presidente del Senato Calderoli, sempre riferendosi al Ministro Kyenge, le dà dell'"orango" in un comizio davanti a 1500 persone. Anche in questo caso rischia l'incriminazione per "propaganda di idee fondate sull'odio razziale" per violazione dell'art. 3 della Legge Mancino.Credo ora sia più chiaro a cosa serva e come si applichi.Come vedete, la legge Mancino, tuttavia, si applica a 3 specifiche discriminazioni: razziale, etnica e religiosa. Esistono tuttavia, discriminazioni che in questo momento non sono protette: quelle per orientamento affettivo (che, in altri termini potremmo definire generate dall'"omofobia") e per identità di genere (generate dalla "transfobia"). Faccio un altro esempio per chiarire: se, al posto del Ministro Kyenge, ci fosse stato l'on.le Nichi Vendola (speriamo non si risenta di essere tirato in ballo) e egli fosse stato apostrofato pubblicamente da un collega con "Brutto frocio! Vattene con i tuoi simili", o "Perché nessuno gli ficca una scopa in culo, tanto gli piace!", in questo caso la legge Mancino non potrebbe essere applicata. Non prevede, infatti, la discriminazione per odio omofobico.Detto questo, una persona ragionevole si chiederebbe: che ci vuole a modificare la legge e ad inserire anche queste ulteriori forme di odio? Sembrerebbe facile! E invece no!Alla camera è in discussione un disegno di legge che vorrebbe operare in tal senso, a firma dell'On.le Ivan Scalfarotto del PD e dall'On.le Leone del PDL.Questo disegno di legge, al momento,
Perché serve una legge contro l'omofobia e la transfobia - da un fratello di Nuova Proposta
A proposito del dibattito sulla legge (in discussione in commissione parlamentare) contro l'omofobia e la transfobia, sento l'esigenza, a beneficio di chi leggerà questa nota, di fornire qualche spunto di riflessione e chiarimento.Parto da una premessa: dal 1993 è in vigore la cosiddetta legge Mancino ("Misure urgenti in materia di discriminazione razziale, etnica e religiosa"), dal nome dell'allora Ministro dell'Interno che ne fu proponente (il democristiano Nicola Mancino).Che cosa prevede questa legge? Condanna (salvo che il fatto non costituisca più grave reato) gesti, azioni e slogan legati all'ideologia nazifascista, e aventi per scopo l'incitazione alla violenza e alla discriminazione per motivi razziali, etnici religiosi o nazionali. La legge punisce anche l'utilizzo di simbologie legate a suddetti movimenti politici.Faccio due esempi recentissimi per farvi capire: la consigliera municipale della Lega Nord Dolores Valandro è stata recentemente condannata in primo grado per aver violato la legge Mancino. Cosa aveva fatto? Dalla sua pagina Facebook scriveva, infatti, riferendosi al Ministro Kyenge: «Ma mai nessuno che se la stupri, così tanto per capire cosa può provare la vittima di questo efferato reato? Vergogna». L'accusa (e la relativa condanna) è stata di «aver istigato a commettere violenza sessuale per motivi razziali". Ecco qui a cosa e come viene applicata la legge Mancino.Il Vice- Presidente del Senato Calderoli, sempre riferendosi al Ministro Kyenge, le dà dell'"orango" in un comizio davanti a 1500 persone. Anche in questo caso rischia l'incriminazione per "propaganda di idee fondate sull'odio razziale" per violazione dell'art. 3 della Legge Mancino.Credo ora sia più chiaro a cosa serva e come si applichi.Come vedete, la legge Mancino, tuttavia, si applica a 3 specifiche discriminazioni: razziale, etnica e religiosa. Esistono tuttavia, discriminazioni che in questo momento non sono protette: quelle per orientamento affettivo (che, in altri termini potremmo definire generate dall'"omofobia") e per identità di genere (generate dalla "transfobia"). Faccio un altro esempio per chiarire: se, al posto del Ministro Kyenge, ci fosse stato l'on.le Nichi Vendola (speriamo non si risenta di essere tirato in ballo) e egli fosse stato apostrofato pubblicamente da un collega con "Brutto frocio! Vattene con i tuoi simili", o "Perché nessuno gli ficca una scopa in culo, tanto gli piace!", in questo caso la legge Mancino non potrebbe essere applicata. Non prevede, infatti, la discriminazione per odio omofobico.Detto questo, una persona ragionevole si chiederebbe: che ci vuole a modificare la legge e ad inserire anche queste ulteriori forme di odio? Sembrerebbe facile! E invece no!Alla camera è in discussione un disegno di legge che vorrebbe operare in tal senso, a firma dell'On.le Ivan Scalfarotto del PD e dall'On.le Leone del PDL.Questo disegno di legge, al momento,