BLOG, ergo SUM

FACCIO OUTING


Quando ho fatto la mia comparsa su internet non ho voluto derogare alla regola che mi sono sempre imposto (quella cioè della massima trasparenza) di contro ai consigli degli amici che mi prefiguravano e mi disegnavano scenari catastrofici se solo avessi voluto comportarmi come nel mondo reale.Ed anche la successiva scoperta (e susseguente partecipazione) alle chat ed ai gruppi non mi aveva fatto cambiare idea fino a quando sono stato protagonista mio malgrado di un incidente di percorso - niente di drammatico, intendiamoci, ma di fastidioso questo sì - per cui ho dovuto gioco forza inventarmi un nick di "scorta" da buttare nella mischia al momento dell'iscrizione a nuovi gruppi. Con la segreta speranza (mai sopita, questo è certo) di potere al più presto  venire allo scoperto e far conoscere la mia reale identità a quelle persone (e ne esistono ancora nel tanto vituperato mondo di internet) che nonostante la frequentazione virtuale avrebbero dimostrato di essermi amiche.Questo accadeva alcuni anni fa ed ultimamente, dopo un periodo di stasi, mi sono riaffacciato a questo mondo privilegiando naturalmente Libero Digiland che mi aveva accompagnato fin dagli esordi.La scelta è stata nuovamente quella di iniziare con lo stesso nick di "scorta" (Gruppodilavoro) in attesa degli sviluppi futuri ma applicando un sostanziale e diverso comportamento: nell'arco di pochi giorni alcune amiche sono state da me informate della mia vera identità e della mia volontà di voler continuare per ora ad essere chiamato Gruppo tutte le volte che le circostanze non permettevano di glissare sul nome o sui saluti.Ma adesso basta, non riesco più a nascondermi - io che per natura sono portato a porgere la mia mano in segno di saluto e che considero qualunque persona (fino a prova contraria) sempre degna di considerazione e buona per natura -  e mi pesa tremendamente non firmare i miei interventi.La misura è stata colma quando Mario si è visto costretto a rivolgersi a "gruppo" scritto tra virgolette, come a dire: "So che non ti chiami così ed uso apposta le virgolette per farti capire che non è questo il modo di comportarsi tra persone che hanno imparato a conoscersi ed apprezzarsi. Scegli magari un nome di fantasia ma sempre un nome di persona!!!".Questa lunga (troppo lunga) premessa per dire che d'ora in poi mi piacerebbe intervenire, essere chiamato e salutato con il mio nome vero.Armando