Gruppo di Lettura

RECENSIONE DI FEDERICA D'ASCANI: Il libro è accattivante e molto interessante dal punto di vista storico. Recensione: La ricerca della perfezione e dell\'eterna giovinezza... Fin dove può essere disposta una donna per raggiungere la meta della bellezza perfetta? La contessa Bathory non domanda alla propria anima quanto possa divenire malvagia. In fondo, un\'anima, lei, non la possiede. La gorgiera di perle al collo, si inoltra per i meandri del terrore e dell\'oscurità al fine di trovare il rimedio alla vecchiaia. Lei non può invecchiare. Lei è bellissima e tale deve rimanere. E se per questo dovrà ricorrere ai servigi di una strega e di servitori scaltri e nauseanti... Bene, lo farà... La giovinezza è a un passo, Darvulia lo ripete... Ma le voci sono insistenti, fuori dal catello, e la gente comincia a mormorare riguardo alle sparizioni delle giovani contadine... Una storia inquietante, immersa nel sangue e nei riti stregonici di cui il mondo del 500 sembra pregno... Un romanzo in cui Simona Gervasone dimostra, ancora una volta, dove può condurre la bravura dello scrittore e la ricerca per inseguire il successo. Perchè la sua Erzsebèt è destinata a diventare un grande successo.

RECENSIONE DI MONICA BRAGHINI: Pensare che questo libro si basa su fatti realmente accaduti toglie il sonno. La contessa Erzsebet Bathory, sadica e folle, realmente vissuta all\'inizio del 1600, torturò e uccise circa 600 ragazzine, allo scopo di procurarsi il sangue necessario ai suoi \"bagni di bellezza\", terrorizzata dall\'idea di invecchiare. Dalle pagine di questo libro emerge la pura follia, unita ad un sadismo inconcepibile. Per questo consiglio la lettura solo ad un pubblico adulto e preparato a descrizioni precise e dettagliate dell\'orrore puro.

RECENSIONE DI MARIA MARTINO: Il racconto (tratto da una storia veramente accaduta nel 1560 in Ungheria) si muove su un filo conduttore: la malvagità; i sacrifici umani sui quali la contessa e i servi a lei devoti traggono piacere ed energia per altri massacri. Il rango (la nobiltà) le concede incolumità per un tempo lunghissimo. Poi la sua vanità e la sua insaziabile ingordigia arriva al massacro anche dei nobili e allora voci d’orrore s’alzano e vengono accolte dal re ed Erzsébet capitola.

RECENSIONE DI SALVATORICA SANNA: Tra realtà e fantasia Simona Gervasone ci regala un libro inquietante e dai scenari forti destinato a già dalle prime pagine a far parlare di sé. E Erzsébet Bàthori è la protagonista indiscussa col suo comportamento molto discutibile. Donna realmente esistita agli inizi della seconda meta del 500 è ossessionata dal tempo che passa inesorabile, scandendo per lei, qual è il destino che il suo corpo inizierà a seguire. Per questo spinta dalla convinzione che i bagni di sangue di ragazze vergini possano fermare il tempo e mantenerla giovane e bella, inizia a torturare e uccidere serve e contadine sino a spingersi anche alle figlie dei nobili. Ma la salita al trono di Mattia II porrà fine alle angherie della sanguinaria contessa.