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Recensione di Francesco Cibelli Continua la trilogia della "Signora degli Elfi", con i suoi meravigliosi personaggi: uomini, elfi, extraterrestri del Pianeta Aresil, vampiri, spettri, streghe… Le ambientazioni fantastiche acquisiscono nuovi toni e colori e si definiscono nuove "dimensioni". Anche in questo romanzo, alle prevalenti categorie fantasy, si integrano elementi fantascientifici. In particolare l’universo sarebbe retto da una compensazione di energie: quella del Lago di Smeraldo e quella del Sole di Aresil. Ma questo equilibrio viene sconvolto dall’avvento di nuove creature del Male ed in particolare dalla Madre. Per cercare di evitare il ritorno di quest’ultima, Marta, la Signora degli Elfi, sacrifica la propria vita, facendo risuscitare il figlio Luca. Il sacrificio di Marta mi ricorda quello del Leone, nelle "Cronache di Narnia". Lisa, dunque, diventa la nuova signora degli Elfi e, insieme al suo amato Bartolomeo, vive nuove, pericolose avventure. Si infittiscono anche gli elementi rosa del romanzo, connessi anche alle tre Profezie dell’antico Codice. Matilde (artefice della seconda Profezia) lascia Gianni (protagonista della terza Profezia) e si innamora del Generale Luca, fratello di Lisa. Gianni, a sua volta, subito "si consola" con la bellissima ed evanescente Bibliotecaria, che in questo libro diventa uno dei protagonisti principali. La trama è avvincente e il finale lascia con mille punti interrogativi, che potranno trovare una risposta solo con il terzo libro della trilogia. Con questo romanzo l’autrice raggiunge una più forte maturità letteraria, sia da un punto di vista stilistico-espressivo, sia per quanto riguarda la trama, che riesce ad emozionare ed ad appassionare il lettore. Un piccolo capolavoro! Un’eventuale trasposizione cinematografica avrebbe sicuramente successo!