Gruppo di Lettura

Recensione di Monica Braghini Due gemelli che combattono insieme contro un destino di morte che pare inevitabile. Antiche credenze e rituali di sangue che sembrano impossibili ai nostri tempi, nelle nostre terre “civili”. Il dolore, la rabbia ed un terribile bisogno di sapere, che portano i protagonisti a spingersi troppo in là, a sfidare ciò che non si può sconfiggere. Un macabro gioco di tira e molla con il destino, iniziato da una generazione e terminato dalla successiva, con l'illusione di poter avere l'ultima parola contro la morte. Alla fine è comunque e sempre lei la vincitrice, Lei che sa aspettare e che, anche se concede una tregua, lo fa ad un prezzo troppo alto, un prezzo che se pagato rende la vita un inferno e allora... che senso ha averla scampata? Un libro che ho letto in due sere, solo per senso di responsabilità verso me stessa, altrimenti sarei rimasta sveglia fino all'alba per poter arrivare alla fine, pur sapendo che non avrebbe potuto essere un “lieto fine”. Bello, inquietante, macabro, terribile, angosciante. La descrizione degli ambienti e dei personaggi è perfetta, sia dal punto di vista fisico che psicologico. La paura serpeggia fin dall'inizio, ma è addentrandosi nella lettura che l'orrore prende corpo. Le supposizioni vengono svelate per gradi, facendo calare il lettore nella bruttura di ciò che accade un po' alla volta. E' tutto assurdo, ma tutto assolutamente plausibile. Sarebbe una storia perfetta per trarne un film. Non posso fare altro che convincermi che in Italia essere bravi serve a poco, per diventare scrittori affermati, altrimenti Kristle Reed lo sarebbe già.