la scelta

I MORTI NON SI TOCCANO


Ricordate quella lapide offensiva  che fu affissa all’ingresso del cimitero di San Vitaliano all’indomani della vittoria elettorale di Falcone? Tutti i cittadini la notarono e si indignarono.Solo il sindaco Falcone non se ne accorse, non la notò. Forse era troppo emozionato: doveva indossare la fascia tricolore!Furono interpellati i funzionari del Comune,  i dipendenti del Cimitero, i responsabili della polizia municipale e gli amministratori comunali.  Ma nessuno sapeva.
 Alcuni cittadini indignati affissero manifesti e distribuirono volantini invitando il colpevole ad uscire allo scoperto.Si riporta qui di seguito il testo del volantino: I MORTI NON SI TOCCANO Chi sei, vile millantatore, che hai osato mettere in discussione l’onestà e l’integrità morale dei nostri defunti? Come hai osato affiggere, senza alcun permesso, una targa tanto dispregiativa, all’ingresso del cimitero di San Vitaliano? QUI FINISCE LA CATTIVERIA UMANA Così recita la scritta oltraggiosa che hai occultamente murato sulla porta del camposanto.Chi ti ha dato il diritto di giudicare le anime dei nostri defunti, ma soprattutto perché quella scritta? Chi credi di essere?Hai giudicato, col tuo insulso gesto, non solo i morti, ma anche i vivi, implicitamente definendoli cattivi o malvagi, al tuo esclusivo vaglio.VERGOGNATI!  E SE HAI UN BRICIOLO DI DIGNITA’ DICCI CHI SEI. ASSUMITI LE RESPONSABILITA’ DEL TUO GESTO. ESCI DALL’OMBRA E DICHIARATI, COME FACCIAMO NOI, FIRMANDOCI, CON QUESTO MANIFESTO. FIRMATOI sanvitalianesi indignati e offesiIl Gruppo consiliare La Scelta, per arginare l’ignobile accaduto e porvi rimedio, denunciò il tutto alla Procura della Repubblica e ai Carabinieri.Di seguito si riporta il testo integrale della denuncia:                                                                                Al Sig. Procuratore della Repubblica di Nola                                                             Al Comandante Caserma dei Carabinieri di Castello di Cisterna OGGETTO: ESPOSTO - RICHIESTA INDAGINI CONTRO IGNOTIPremessaSi comunica alle SSLL in epigrafe un atto di gravissima lesione della memoria dei defunti e della dignità umana, nonché configurabile come probabile atto di vilipendio alla religione cattolica; rispetto a tale incomprensibile ed inaccettabile gesto, si chiede di svolgere delle indagini al fine di stabilirne la paternità ed eventuali responsabilità penali. FattoQualche giorno fa, è comparsa affissa, non si sa da chi, sul muro perimetrale del cimitero di San Vitaliano, una lapide, posta alla destra del cancello d’ingresso, la cui dicitura, come si può vedere nella foto allegata, è la seguente: QUI FINISCE LA CATTIVERIA UMANAChiunque abbia posto sul muro cimiteriale tale scritta, non solo ha profondamente toccato i sentimenti di chi scrive e di ogni cittadino che a quel triste luogo ha consegnato per sempre i propri cari ed i propri affetti, ma ha, dall’alto di un’insopportabile presunzione giudicante, offeso in modo intollerabile la dignità umana in generale e la religione cattolica in particolare. Il cimitero, come le SSLL sanno, è un’area consacrata, e per chi, come la maggior parte di noi, è di religione cattolica, è un luogo sacro, alla cui volta, non si può, senza incorrere in vilipendio o in bestemmia, rivolgere parole o frasi offensive come quelle dell’epigrafe summenzionata.Confidando dunque nel senso etico di chi legge la presente, si resta in fiduciosa attesa che, di tale inconsulto, offensivo ed intollerabile gesto, si possa individuare e se il caso punire, il o i responsabili.Restando a disposizione per ulteriori chiarimenti si porgono Distinti SalutiSan Vitaliano, 29 aprile 2008                                                                                                                         FIRMATO                                            I CONSIGLIERI DI OPPOSIZIONE                                                “LA SCELTA” In seguito alla denuncia, fu disposta l’immediata rimozione di quella lapide offensiva e abusiva.