(ASCA) - Roma, 11 ott - Sogin ha presentato il programma delle attivita' di decontaminazione e smantellamento dell'isola nucleare della centrale ''Enrico Fermi'' di Trino (Vercelli) per le quali saranno necessari 234 milioni di euro, di cui 34 gia' spesi per le attivita' di decommissioning e 52 milioni per il conferimento dei rifiuti al Deposito Nazionale. I lavori, spiega la societa', saranno articolati in quattro fasi: adeguamenti dei depositi temporanei; realizzazione delle facilities di supporto ai lavori di decommissioning; smantellamento dei sistemi e dei componenti dell'''isola nucleare''; rilascio del sito senza vincoli di natura radiologica. A garanzia della sostenibilita' ambientale, gli interventi saranno progettati, realizzati e monitorati in modo da non produrre alcun impatto sia ''radiologico'' sia ''convenzionale'' sull'ambiente. Complessivamente i lavori di smantellamento del sito produrranno 214 mila tonnellate di materiale. Al termine delle operazioni saranno prodotte solo 2 mila tonnellate di rifiuti radioattivi, che saranno stoccate in sicurezza nell'impianto, in attesa del loro successivo conferimento al Deposito Nazionale. A oggi, ricorda Sogin, le principali attivita' di bonifica della centrale di Trino hanno riguardato la demolizione delle torri di raffreddamento; l'abbattimento della torre metereologica; la decontaminazione dei generatori di vapore; lo smantellamento degli edifici che ospitavano i generatori diesel d'emergenza; la rimozione della traversa sul Po; la bonifica dell'amianto; lo smantellamento dei componenti dell'edificio turbina; la rimozione dei sistemi ausiliari non contaminati della zona controllata. Il sito, libero da vincoli radiologici, sara' restituito al territorio per il suo riutilizzo nel 2024.