Ilsilenziodeimusei

Post N° 12


Tratto dal sitohttp://www.amnesty.it/educazione/formazione/mainstreaming/bambini/istituzioni.html(Amnesty international)  Gli orfanotrofiIn alcuni stati, alle istituzioni riconosciute come servizi sociali, come orfanotrofi e centri di affidamento, viene accordata una bassa priorità e fondi insufficienti. Presentano quindi molti problemi strutturali, fra cui il personale poco addestrato e sottopagato e una cronica mancanza di risorse. I minori che vi trovano rinchiusi possono quindi essere soggetti a condizioni crudeli, inumane e degradanti o rischiare la vita per abusi o negligenza.Nel rapporto di Amnesty International sulla tortura sui minori, "Scandalo nascosto, vergogna segreta", vengono riportate le conclusioni di uno studio condotto da Human Rights Watch in Cina. Secondo questa associazione che più del 90% dei decessi avvenuti in istituti statali per i minori era dovuto a crudeltà, abusi e gravi negligenze. Il governo cinese contestò questi risultati, ma le sue stesse statistiche dimostravano che minori ospitati negli orfanotrofi avevano meno del 50% di possibilità di sopravvivere nel primo anno; in alcune province tale probabilità si riduceva ulteriormente (1 su 10). Resoconti di testimoni oculari e relazioni mediche provenienti da uno dei più prestigiosi orfanotrofi della Cina, lo Shanghai Children's Welfare Institute, hanno rivelato che gli orfani venivano deliberatamente ridotti alla fame, sottoposti a torture e ad abusi sessuali tali da farne morire più di 1000 solo dal 1986 al 1992. Personale addetto all'assistenza avrebbe selezionato neonati non voluti e bambini e li avrebbe intenzionalmente fatti morire di fame e di sete; questo è un sistema noto come " risoluzione sommaria" dei bambini con gravi problemi di salute. Il rapporto fa intendere che tali abusi siano una conseguenza di politiche statali: accusa a cui danno credito l'inadeguata risposta del governo cinese alle proteste internazionali e la lunghezza delle indagini. In Russia, più di 100.000 minori all'anno vengono lasciati all'assistenza dello stato. Il trattamento di alcuni di questi ragazzi evidenzia un grave livello di crudeltà e negligenza. Molti bambini di pochi mesi affidati alle istituzioni statali sono classificati come disabili, relegati in isolamento, cambiati e nutriti saltuariamente. Se costoro avessero alla nascita una qualche forma di disabilità, questa si aggraverebbe a causa della man-canza di contatti umani, visivi o uditivi e della deprivazione di affetti e di giochi. A quattro anni i bambini vengono nuovamente sottoposti a visite di controllo. Coloro a cui è diagnosticato un grave ritardo mentale sono condannati a trascorrere il resto della loro vita isolati e rinchiusi in reparti neuro-psicologici, dove continuano ad essere deprivati di stimolazioni e cure mediche. Sono costretti dentro camicie di forza o legati al letto o ad altri mobili; sono saltuariamente nutriti o lavati adeguatamente. Anche i bambini classificati "normali" subiscono trattamenti brutali, comprese percosse e abusi sessuali; talvolta vengono rinchiusi in stanze gelide anche per giorni; si è rilevato un caso in cui un bambino era tenuto rinchiuso in una piccola cassa di legno penzolante da un'alta finestra. I ragazzi più grandi vengono incoraggiati a picchiare, minac-ciare e intimidire i più piccoli. I ragazzi non hanno né mezzi né possibilità per protestare contro i maltratta-menti e gli abusi subiti da parte dello staff o degli altri compagni.I minori negli orfanotrofi sono anche vulnerabili a sfruttamenti potenzialmente dannosi. Nel maggio 2000, nell'orfanotrofio Maria Teresa a Stara Zagora in Bulgaria, uno psicologo condusse un esperimento con il "Rispolept ", un farmaco usato per controllare l'aggressione nei soggetti schizofrenici, su 15 minori non malati. Tre di essi furono ricoverati in ospedale poco tempo dopo aver assunto il farmaco. Ai 15 ragazzi lo psicologo aveva chiesto di compilare un questionario da cui si deduceva che lui stava conducendo una ricer-ca a nome di un professore della facoltà di medicina dell'università Thrace. Sull'episodio si sta indagando. La legge su farmaci e farmacie, adottata nel gennaio 2000, comprende una clausola che permette la speri-mentazione di farmaci su orfani dopo aver ottenuto il consenso del tribunale, anche se, in questo caso, tale consenso non sarebbe stato richiesto.