Guardia Costiera

Stazione radio pirata controllava la Guardia Costiera..


Si inserivano sulle frequenze della Guardia costiera, ne spiavano i movimenti e poi li comunicavano ai pescherecci in movimento nel porto commerciale. Due uomini, con interessi nel settore della pesca, sono stati pertanto denunciati, mentre la stazione radioelettrica abusiva Vhf in fm che utilizzavano, è stata posta sotto sequestro. Non è stato facile stanarli, ma alla fine gli uomini della Capitaneria di porto, insieme a quelli della polizia postale, sono riusciti ad individuarli e a bloccarli. In pratica i due salernitani -. R.B. e C.A. le loro iniziali - tenevano sotto controllo tutti i movimenti della Capitaneria di porto - Guardia costiera, riuscendo ad essere informati in tempo reale dei controlli che si apprestavano a fare. Poi comunicavano gli spostamenti ai pescherecci, di modo che questi non finissero nella rete degli accertamenti. In sintesi, collaboravano con alcuni pescatori, mettendoli in guardia, affinchè potessero esercitare la pesca abusiva senza finire nel mirino delle forze dell’ordine. Per farlo, sfruttavano le frequenze del canale 16, che come è noto è riservato alle comunicazioni per il soccorso in mare: praticamente mettevano anche a rischio la celerità degli interventi della Guardia costiera e la conseguente incolumità dei diportisti. Il "giochetto" è stato scoperto perchè la Capitaneria si è insospettita per le continue interferenze che rendevano poco "pulita" la trasmissione dei segnali. Dopo una complessa attività investigativa, coordinata dal sostituto procuratore Frattini, con l’ausilio di sofisticate attrezzature elettroniche, hanno individuato un appartamento, situato sul lungomare salernitano, dotato di un’ampia visuale sul porto commerciale e sui punti di ormeggio delle navi, al cui interno è stata rinvenuta una stazione radioelettrica Vhf abusiva, utilizzata per le trasmissioni. Successivamente, in seguito a controlli fatti su documenti e dotazioni di unità da pesca, è stata notata la presenza di un’altra stazione radioelettrica, ugualmente abusiva, collocata su un peschereccio che stazionava all’interno del porto commerciale: presumibilmente fungeva da "palo" per le altre imbarcazioni dedite alla pesca da frodo. Sono in corso ulteriori indagini per appurare se i due salernitani denunciati fossero in combutta con altre persone e dunque se fossero riusciti a mettere in piedi una vera e propria organizzazione per eludere gli accertamenti delle forze di polizia.