Guardia Costiera

Siracusa: Una Giornata Di Sole Per Un Ultimo Saluto Al Comandante Munafò


Esequie in Cattedrale celebrate con gli onori degni di un funerale di Stato. Così Siracusa ha voluto salutare il Comandante Antonino Munafò.
La cerimonia era fissata per le 12 ma già alle 11,30 la chiesa era stracolma di persone, quelle che non hanno voluto mancare l’ultimo saluto. Saliti i gradini , prima di entrare in chiesa, nei locali compresi tra i cancelli e l’ingresso del Duomo, una distesa di fiori, corone, mazzi, cuscini, inebria con le sue fragranze quasi da togliere il respiro. Fragranze intense ma sentimenti di dolore. Fiori splendidi provenienti da tutta Italia, come si legge sulle fasce viola del lutto.Poi l’ingresso in Chiesa. A sinistra tutti i militari, marinai e graduati , a destra i civili, politici ed autorità istituzionali ma anche gli alunni delle scuole e poi tanti tanti amici, Tutti gli altri in piedi. Migliaia di persone dei più diversi ambienti , una rappresentanza a 360 gradi, testimonianza delle capacità umane e relazionali del Comandante Munafò. Vicino al feretro i parenti.Un aereo speciale della Guardia Costiera ha portato stamane una delegazione del Ministero composta da circa trenta dei nuovi colleghi , che hanno sentito il bisogno di non mancare alla cerimonia funebre. Inizia la liturgia, le campane suonano il Mezzogiorno. Mons. Giuseppe Greco officia la funzione. Poi il rito finisce. Come tutto.Il feretro portato a spalla dai Marinai, esce dalla Cattedrale e sul Sagrato riceve gli onori militari.Un aereo della Guardia Costiera, quello stesso aereo che ha portato i colleghi romani a Siracusa, passa bassissimo, in segno di onore, due volte sopra Piazza Duomo.
Onore al comandante sembra dire il Picchetto schierato ai due lati della scalinata che si muove con ordini impartiti tramite fischietto: una frequenza acuta, suoni lancinanti, che fanno accapponare la pelle, l’idioma dei marinai, un codice di lettura per la gente di mare. Il corteo si allontana. La sepoltura a Rosolini.