La Guardia Costiera di Salerno ha condotto un’importante operazione di vigilanza finalizzata alla repressione della pesca illegale a danno delle risorse ittiche e dell’ambiente marino.La Guardia Costiera, nell’attività di accertamento, si è avvalsa anche di un video apparso su “You tube” che mostrava unità da pesca effettuare la pesca a strascico a poca distanza dalla riva, nel litorale a sud della città di Salerno.Dopo aver verificato la zona e le unità interessate, i militari hanno fatto scattare l’operazione di contrasto e repressione, utilizzando uno speciale gommone denominato “Hurricane”, con una velocità di circa 40 nodi (80 Km/h circa), che in piena notte ha finto il comportamento di un natante da diporto intento in attività di pesca sportiva, per poi intervenire in modo da cogliere i motopesca in flagranza di reato. Contestualmente operavano 2 pattuglie, in auto civetta, per meglio individuare i motopesca sottocosta. Dopo diverse ore, alle 03.30 circa, le pattuglie individuavano 2 pescherecci intenti in attività di pesca a strascico ad una distanza di circa 500 metri dalla costa su un fondale inferiore ai 20 metri. Immediatamente il gommone intercettava le imbarcazioni ancora intente a salpare la rete. Le unità venivano, così, scortate nel porto di Salerno, da una motovedetta sempre della Guardia Costiera, dove si procedeva al sequestro delle stesse, alla confisca delle reti e a denunciare all’Autorità Giudiziaria i due comandanti.L’operazione condotta dalla Guardia Costiera di Salerno assume particolare rilievo anche perchè la Procura della Repubblica di Salerno contesta i reati di danneggiamento, distruzione e deturpamento della risorsa mare, in quanto “bellezza naturale”. Infatti, la pesca a strascico effettuata in zone non consentite è fonte di notevole impatto sull'ambiente marino: le reti distruggono o asportano qualunque cosa incontrino sul fondale, pesci, invertebrati, coralli, alghe, posidonie, etc., lasciando un ambiente alterato, dove le comunità biotiche originarie potranno reimpiantarsi solo dopo molto tempo.L’operazione “You tube” si inquadra nella più ampia attività condotta dalla Capitaneria di porto – Guardia Costiera di Salerno tesa alla repressione della pesca illegale e delle attività esercitate in danno dell’ecosistema marino.
SCATTA L’OPERAZIONE “YOU TUBE” CONTRO LA PESCA ILLEGALE
La Guardia Costiera di Salerno ha condotto un’importante operazione di vigilanza finalizzata alla repressione della pesca illegale a danno delle risorse ittiche e dell’ambiente marino.La Guardia Costiera, nell’attività di accertamento, si è avvalsa anche di un video apparso su “You tube” che mostrava unità da pesca effettuare la pesca a strascico a poca distanza dalla riva, nel litorale a sud della città di Salerno.Dopo aver verificato la zona e le unità interessate, i militari hanno fatto scattare l’operazione di contrasto e repressione, utilizzando uno speciale gommone denominato “Hurricane”, con una velocità di circa 40 nodi (80 Km/h circa), che in piena notte ha finto il comportamento di un natante da diporto intento in attività di pesca sportiva, per poi intervenire in modo da cogliere i motopesca in flagranza di reato. Contestualmente operavano 2 pattuglie, in auto civetta, per meglio individuare i motopesca sottocosta. Dopo diverse ore, alle 03.30 circa, le pattuglie individuavano 2 pescherecci intenti in attività di pesca a strascico ad una distanza di circa 500 metri dalla costa su un fondale inferiore ai 20 metri. Immediatamente il gommone intercettava le imbarcazioni ancora intente a salpare la rete. Le unità venivano, così, scortate nel porto di Salerno, da una motovedetta sempre della Guardia Costiera, dove si procedeva al sequestro delle stesse, alla confisca delle reti e a denunciare all’Autorità Giudiziaria i due comandanti.L’operazione condotta dalla Guardia Costiera di Salerno assume particolare rilievo anche perchè la Procura della Repubblica di Salerno contesta i reati di danneggiamento, distruzione e deturpamento della risorsa mare, in quanto “bellezza naturale”. Infatti, la pesca a strascico effettuata in zone non consentite è fonte di notevole impatto sull'ambiente marino: le reti distruggono o asportano qualunque cosa incontrino sul fondale, pesci, invertebrati, coralli, alghe, posidonie, etc., lasciando un ambiente alterato, dove le comunità biotiche originarie potranno reimpiantarsi solo dopo molto tempo.L’operazione “You tube” si inquadra nella più ampia attività condotta dalla Capitaneria di porto – Guardia Costiera di Salerno tesa alla repressione della pesca illegale e delle attività esercitate in danno dell’ecosistema marino.