Guardia Costiera

Una task force per fare chiarezza sulla "nave dei veleni"


Il ministero dell'Ambiente ha messo a punto una "task force" per collaborare con la Procura sulla vicenda della nave carica di rifiuti tossici affondata al largo della Calabria. Il relitto della nave individuato il 12 settembre sul fondo marino al largo delle coste di Cetraro presenta un profondo squarcio sulla prua dal quale sono visibili alcuni fusti schiacciati. Il relitto, lungo circa 120 metri, è adagiato su un fianco. Potrebbe trattarsi del Cunsky, mercantile diretto in Libano con 120 fusti di rifiuti radioattivi scomparso nel '92 e che si sospetta sia stato utilizzato dalla camorra per 'smaltire' senza costi e sicurezza rifiuti pericolosi.
Aperta l'inchiesta della magistratura - In una nota del ministero si legge che "una task force del ministero dell'Ambiente è pronta ad operare nel tirreno al largo della Calabria dove è stato individuato un relitto che potrebbe custodire scorie tossiche. Appreso dell'avvistamento del relitto infatti è stato attivato dal gabinetto del ministro un coordinamento operativo fra Corpo delle Capitanerie di Porto Guardia Costiera, Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri, Ispra e direzione competente del Ministero". "Un vertice - procede la nota - si svolgerà domani presso il ministero dell'Ambiente alla presenza anche della Guardia Costiera, che è dotata di unità per la tutela ambientale attrezzate con le più moderne tecnologie. Intanto i mezzi navali antinquinamento utilizzati dal Ministero si stanno già dirigendo nella zona. Obiettivo è quello di mettere in campo tutte le unità e le conoscenze tecniche che possano agevolare l'accertamento di ciò che è sepolto in fondo al Tirreno e, quindi, eventualmente programmare gli interventi necessari a salvaguardia dell'ambiente e della salute pubblica". Infine, "il ministero, in considerazione del fatto che la vicenda è oggetto di una inchiesta della magistratura, metterà mezzi e professionalità a disposizione della Procura competente, che è stata già contattata ed informata, al fine di operare in modo coordinato con l'obiettivo di un sollecito accertamento dei fatti e degli eventuali rischi di inquinamento".Legambiente: "Quaranta navi affondate misteriosamente nel Mediterraneo" - "L'importante ritrovamento del relitto affondato a largo di Cetraro speriamo permetterà di affrontare con nuovo vigore le inchieste chiuse forse troppo frettolosamente e le indagini mai correttamente approfondite su una pratica assai diffusa che ha visto, tra gli anni Ottanta e Novanta, una quarantina di navi affondare misteriosamente nei punti più profondi del Mediterraneo". Così Sebastiano Venneri, vicepresidente di Legambiente, commenta il ritrovamento del relitto nel mare di Cosenza: "Abbiamo chiesto un incontro al Procuratore di Paola per offrire il nostro aiuto consegnando i dossier raccolti sin dal 1994 con i primi esposti presentati e l'ampia documentazione assemblata nel tempo sulle misteriose sparizioni di navi che non hanno mai lanciato il may-day mentre gli equipaggi si sono stranamente volatilizzati".