Guardia Costiera

Capitaneria di Porto, Unitalsi e Wwf. Insieme nel nome delle tartarughe


Se fosse un film potremmo chiamarlo “Sulle ali della libertà”, o meglio “Sulle pinne della libertà”, perché le nostre protagonisti principali sono due tartarughe marine “Caretta caretta” di 12 e 15 anni, Angelica e Melania, cha hanno riconquistato la libertà mercoledì, dopo essere state curate presso il Centro recupero tartarughe del Wwf di Molfetta.
Sulla porta della Guardia Costiera, dove compaiono nelle loro uniformi di ordinanza gli equipaggi delle motovedette e del battello, con a capo il comandante di corvetta, Pierpaolo Pallotti, comandante in seconda della Capitaneria di Porto di Molfetta, seguito dal maresciallo, Salvatore Binetti, e il responsabile del Centro Tartarughe, Pasquale Salvemini. Ma il nostro non è un film, non è fiction, è realtà, quella che scalda il cuore in una giornata di fine dicembre che parla di amore, di emozioni e di libertà. L’amore dei volontari del Centro Tartarughe e dei volontari dell’Unitalsi, insieme per realizzare il sogno di due ragazzi diversamente abili: assistere alla liberazione delle tartarughe. Le emozioni sono tante, non possono essere descritte, sono negli occhi degli uomini della Guardia Costiera, che stanno aprendo ancora una volta le loro imbarcazioni alla solidarietà, di Melania e Vincenzo, due ragazzi dolcissimi, dei loro accompagnatori, dei volontari del Wwf, degli assessori, Francesco Caputo (assessore provinciale alla pesca) e Luigi Roselli (assessore comunale alla socialità), di quanti hanno potuto assistere al meraviglioso spettacolo della vita, non quella che nasce, ma quella che rinasce, da dove era stata interrotta: dal mare. E’ il senso di libertà quello che “cattura”, che affascina, che coinvolge gli spettatori nel vedere la tartaruga ritornare nel suo habitat naturale. Il loro battere le pinne, quasi ci fosse un segreto richiamo del mare, e poi il momento in cui toccano l’acqua, la loro casa, una nuotata nelle profondità marine e il ritorno in superficie, a ringraziare quanti le hanno salvate e liberate, e poi incomincia il loro viaggio nell’immenso mare. Estasiati Melania e Vincenzo ci hanno detto semplicemente: “è stato un momento meraviglioso”. Per loro era anche la prima volta che salivano sulla motovedetta della Guardia Costiera, la prima volta che potevano ammirare la città dal suo mare. Il connubio Unitalsi, Wwf, Capitaneria di Porto ha sortito l’effetto sperato: far trascorrere in spensieratezza una giornata a stretto contatto con la natura e il mare, il tutto è stato reso possibile anche grazie alla grande sensibilità dimostrata dal comandate della Guardia Costiera di Molfetta, comandante di fregata Enrico Cincotti, e dei suoi uomini.