Notizia del 21 agosto 2009 - 16:00 Jason Pfeiffer, 35 anni e tanti chili di troppo, esce allo scoperto: «Il nostro primo appuntamento fu in auto» per sfuggire alle guardie del corpo. La relazione è finita con la morte del cantante:
«Ho perso la mia anima gemella» rivela affranto al Sun Il tabloid inglese The Sun porta a
casa l'ennesima rivelazione su Michael Jackson. Questa volta lo scoop riguarda un ragazzone corpulento che vuota il sacco sulla sua vita intima e su quella del cantante scomparso: «Sono l'amante gay di Jacko» rivela. Chi è costui? Trattasi di Jason Pfeiffer, un dipendente della
clinica dermatologica del dottor Arnold Klein in cui si curava la star.Stando a quanto rivela il Sun, il massiccio giovane (si veda foto) ha avuto con il cantante una «breve e romantica storia d'amore finita in
tragedia» dove la tragedia è
la morte di Jacko. Insomma, quando il cantante è deceduto la loro relazione era nel pieno del fiore. Pfeiffer, 35 anni, sostiene di aver conosciuto Jacko al
telefono, ma di essere poi stato invitato una sera a casa sua. Da lì iniziarono gli
incontri clandestini. «Il nostro primo appuntamento è stato nella mia
auto», ha rivelato il presunto amante dell'artista, aggiungendo però che le guardie del corpo erano sempre presenti per «
ficcare il naso». Per essere sicuri di non essere visti da nessuno, prosegue Pfeiffer, lo riportò a casa dopo poco, «ma ci divertimmo molto». Nella sue dichiarazioni al Sun, l'impiegato della clinica si è detto sorpreso del fatto che già altri sapessero della loro storia, che pensava fosse
un segreto. L'improvvisa morte del cantante - che ha messo fine alla loro breve avventura - ha significato per Pfeiffer la perdita della sua «anima gemella. È molto difficile descriverlo - ha spiegato -, ma ho un vuoto nel cuore». Pfeiffer sostiene di essere stato costantemente
in contatto con Jacko fino ai suoi ultimi giorni di vita. E a questo proposito ha dichiarato che nelle ultime due settimane aveva
cominciato a comportarsi in modo strano. «Era diventato eccessivamente religioso, drammatico, estenuante ed era esausto. Ci stava dando l'ultimo saluto». Libero newsAncora??? la cattiveria umana non conosce limiti. Tutto ciò è inaccettabile, che schifo!