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Profumi e stagioni. Temperatura, umidità e olfatto.


La temperatura influenza lo stile alimentare di ogni essere vivente.
Così l'olfatto, che partecipa fortemente alle funzioni di assimilazione dei cibi (ricordiamo che cellule olfattive sono costantemente disperse nel cavo orale per partecipare alla funzione gustativa), cambia, in funzione delle condizioni ambientali e fisiologiche in cui il corpo si viene a trovare.Premessa che potrebbe essere assai più complessa, ma che si chiude per aprire al discorso dei profumi per la "bella stagione".Arriva il caldo e gli ambrati, dolci, e legnosi, si vedono costretti a lasciare piano piano il passo ad agrumati e ozonati.Siamo nell'epoca dei condizionatori, e dei gelati caldi, tutto è possibile o quasi.Ma di fatto il caldo modifica le esigenze dei consumatori, anche di profumi.Le soluzioni sono le eau de cologne, le molecole "detergenti"... vedasi l'ultimo Lutens, mia pare sia Eau Froide, 
E' il periodo più triste per chi ama la complessità, tutto si diluisce e si altera quando umidità e calore aumentano.Può capitare di non sopportare il proprio profumo preferito di pochi mesi prima nella stagione più calda.
Altro discorso ancora è la necessità da noi non condivisa, di esporsi al sole per ore.E di essere parimenti profumati/e.Allora ecco i "sans-alcool".Ques'anno tornano le colonie classiche agrumate.Perfavore, se potere, evitate la serie "Acqua di Parma", non amiamo Montezemolo nè Diego Della Valle... Sono già immeritatamente ricchi, non comprare i loro profumi è un imperativo etico. Ma anche un fatto di umana antipatia. E poi c'è un sacco di roba simile, migliore, e a prezzi più convenienti.