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BLACK ORCHID, il "PASTICCIACCIO BRUTTO" di TOM FORD...


E' il 2006 e la Givaudan si impegna per scatenare tutto il chimico arsenale che le è proprio. Ma orchidee di plastica finte come plastiche decorative, e un guazzabuglio di accavallamenti dolci e polverosi, cacao e vaniglia, ma poi la diavoleria del tartufo con quella punta d'aglio, e il ribes pipì di gatto, note fruttate e fiori bianchi da deodorante muschio per ospedali: fior di loto, gardenia immaginaria, ambra, sì il cuore è un grand bel chimico bianco ospedaliero. La durata è breve 6 ore e tutto è passato senza bisogno di aulin o moment. Ma il conto è salato, si colloca infatti in fascia alta oltre i 100 euro il 100 ml, ma non li merita no.Il risultato è un profumo casìno, strano e sinteticamente dolce.Gourmand alla nausea tra note dissonanti, non riesce a far sorridere.2/5