J I C K Y

2012. Profumeria di "nicchia" e CRISI ECONOMICA. Prospettive cupe.


La crisi sta tagliando fuori le spese per il superfluo e il necessario è intaccato.La grande distribuzione arranca, profumi se ne vendono ma sempre meno.Come sta la nicchia e come starà?
Secondo i nostri calcoli e ragionamenti con commericanti, profumieri (veri e farlocchi, italiani e stranieri), le prospettive sono terrificanti.La concorrenza è esagerata, la gente non ha voglia di lavorare e a fare un profumo ormai sono capaci tutti, vedi il parrucchiere negro amico di F.Dicevamo, la profumeria di nicchia è in seria difficoltà. Come un poco ogni facitore di acque profumate tutti sono andati razionalizzando, diciamo pure risparmiando, nelle formule dal 2000 a oggi, dalla prima botta sulla fine degli anni '90 le cose si sono fatte sempre meno redditizie nel campo dei profumi e della cosmesi.2001 Torri Gemelle, guerre, bolle speculative. 2008 crollo dell'equilibrio bancario e successivamente crisi dei sistemi valutari e nazionali, nel senso più ampio.Oggi siamo nella M****, e la profumeria sta vivendo il suo '29 BIS.La CRISI ha già chiuso e ridotto al fallimento molti laboratori, e chi resiste credendo sia un nuvolone ha capito male, se non è una tempesta tropicale sono i giorni dell'apocalisse. Tra invenduti e impossibili da vendere i grossisti inciampano e bestemmiano, non vi meravigliate se vi tocca la scatola ammaccata, non è il corriere è una calcio molto a monte.Non è un caso che Tauer esca con un profumo costruito sull'economicissima molecola del Pink Sugar (l'ethilmaltolo) proprio quest'anno. Ed ha usato astuzia nel proporlo a un prezzo pompato proprio per confondere il consumatore, vedi costa un botto non mi chiedere quanto costa fabbricartelo, costa tantissimo (sì, 3 euro con la boccetta?).La CRISI non colpisce tutti allo stesso modo, ci sono ricchi ed evasori ed evasori mooolto ricchi. Sono pochini però, e spesso vale la regola di fondo: un profumo vale per ciò che rappresenta, e per ciò che si comunica.Oggi la gente che può spendere vuole nomi che siano invidiabili, sussurrare sadicamente alla donna delle pulizie Chanel fa sempre effetto, ci siamo capiti? Vagli a sussurrare: "MMMM questa Mona di Orio" alla cameriera! Crederà che non di un profumo ma di una bizzarra avance mista a torpiloquio si tratti.La gente che potrà comprare vorrà essere riconoscibile.
Quei 4 asini che si annusano tra loro con profumetti scemotti pagati centinaia di volte il loro valore la smetteranno di fottersi stipendio e cervello in puttan*** minchiose (o nicchiose) quando i licenziamenti saranno il rintocco quotidiano.
Mouillettes o rastrello nel futuro dei malati di nicchia?
Quando rimarranno a casa a convertire le aiuole di sassi in orticello e rapanello nell'occhiello della casacca da lavoro. Allora certuni faranno un uso meno perverso delle carote, e le preferiranno lesse a crude.
E i cetrioli faranno doppio lavoro!Buona parte dei profumi di nicchia oggi ancora traballanti sul mercato stitico delle botteghine coi putti in cartongesso,
(e la commessa milf) spariranno.
E sapete una cosa, saremo ad accorgercene sulle dita di una mano.In fondo chi mai ci sarà stato laggiù dopo Amouage e Serge Lutens? Nessuno.