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Vi piace ALAMUT di Villoresi?


Alamut (2006) è il Villoresi eccentrico, il flacone rosso. Quello che non è piaciuto molto in giro (per ora). Non capiamo cosa non sia funzionato.Perché a noi piace. E anche molto.Neroli o aurantiol, e sandalo o SantalIFF sono davvero aggrappati l'uno all'altro nel coro di note dolci al benzoino e incensate, la fragranza appare per 3/4 di bella chimica ma è davvero gradevole l'inatteso complessivo effetto. Viaggio in oriente, ambra, musk e legni, dice Villoresi, dài-dài, non è mai stato il tuo forte parlare dei tuoi profumi! Pensa a Iperborea, sbagliavi l'accento in tutte le interviste!Però hai tanti meriti, in verità la porta alla nicchia italiana l'hai spalancata tu. Gli altri sono venuti dopo in fila come topolini "snobbissimi".E' dall'inizio degli anni '90 che si parla delle qualità di Villoresi sui giornali! Ricordatevelo, in quegli anni molti profumieri (SIC) nostrani, erano a fare panini, altri erano al sert, altri in altri reparti... Altri erano a, ci vien da ridere, scuola... Ridiamo.Insomma, Villoresi ha certamente molti meriti, è simpatico, ed è molto sincero. Anni fa gli abbiamo scritto, non vogliamo entrare nel particolare, ma ci interessava una nota che rientrava nelle sue composizioni e che veniva definita in modo equivoco. Ci venne detto: è una nota sintetica. Questa è serietà per chi lavora anche coi naturali!Torniamo ad Alamut. E' un profumo di incensi. Tipo quelli degli indiani con tutti quei bastoncini accesi sotto le feste, avete presente? A noi quei banchetti di profumini e bastoncini colorati piacciono molto. Alamut è tridimensionale, è un film di dolcezza polverosa e colori.La note fiorite sono domate dalla combustione, il flacone è fiammeggiante e non più rosso.Non è incenso, non uno solo almeno. E' una ridda di incensi diversi, alcuni accesi, altri accatastati nelle confezioni. E' il più tibetano tra i profumi in commercio, piacerebbe a Tenzin Gyatso, il Dalai Lama.E' divertente e sensuale. Se non l'avessimo già comprato lo compreremmo certamente domani. Forse avrebbe dovuto chiamarsi Tibet, ma i nomi dei profumi sono spesso una croce. Guerlain con Mahora fece molto peggio, sbagliò tutto. Qui gli errori sono minimi. In fondo ormai è per noi tutti Alamut, e gli si vuol bene: come al bambino a cui è toccata la sorte del nome "Gino".Scherzi a parte, è buono, in un flacone eccezionale e confezionato molto bene, per questi motivi vale il prezzo di listino, senza sconti.Ci sono un sacco di incensi là fuori tutti simili e noiosi. Questo è un party di incensi colorati, è divertente e sulla pelle declina le sue note in tonalità morbide e sensuali.Indecisi tra le 3 e le 4 stelle decidiamo per le 4. Voto: 4/5