J I C K Y

O Hypnotic Poison o il piede. Decidere prima di uscire. Ma consigliamo il piede. Non è tutto DIOR quello che luccica...

"Non è tutto di OR quello che luccica"... (Monsieur Jicky)

E' giunto il momento di togliersi l'Hypnotic Poison dalla scarpa, anche perchè se non lo togli da là dentro difficilmente puoi indossare la scarpa.

Ylang e Vaniglia sono un riassunto anche troppo generoso.

E' un profumo sopravvalutato.

Fa quasi schifo. Merita il seguente voto: 1,5/5

La versione Eau Sensuelle, è la crème schiumosa nella turca dei cessi pubblici...

Acidità citrica che sovrasta una tenue versione della precedente vanigliosa "fragranza".

Non si capisce perchè la gente spenda tanti soldi in questo profumo storpio e banale.

Poison classico è un profumo pieno di qualità e dignità.

Miss Dior è un gentile gioiellino.

Ma questi Poison a catena sono giunzioni metalliche della corda di uno sciacquone.

Dior dei miei stivali, o Dior delle mie scarpe (Mephisto, Clarks, Vans, ma niente Dior come calzature, sorry also for this)?

Black orchid, Tom Ford Noir, la Petite Robe Noir, Coco Noir, Fame (inchiostro magico)... Ma che dobbiamo toccare ferro?

Noir

Black Orchid è un 2006 ma ci stuzzica, insieme a Serge Noire e ad altri luttuosi profumi del malaugurio, della circostanza, o dell'ironia sulla circostanza.

Black Orchid: Paradisamide e vangilia con piccoli tocchi di poco altro.

Black, Noir. La profumeria in lutto.

Lady Gaga con la sua albicocca scema ma sempre... NERA.

E' il trionfo delle tenebre?

Di certo ricorre un colore non colore. Tetro.

Ma oggi giochiamo al se dovessi dargli un prezzo di mercato:

Black Orchid: Flacone da supermercato, dozzinale. Juice chimico gradevole ma very cheap. Tom Ford è un nome però. Dovessimo prezzarlo? 100 ml EDP massimo 60 euro

Tom Ford Noir: Novità che perde colpi ad ogni nuova revisione, piacevole ma non troppo. Flacone da pezzenti, tappo da miserabili in plastichina nera. Siamo lontani dalla geniale originalità e qualità del flacone disegnato da Tom per YSL, M7. Juice complesso ma leggero per un EDP. Prezzarlo di nuovo? 80 euro al massimo il 100 ml.

La Petite Robe Noir è la cosa meglio riuscita nel gruppetto, adesso che il clima si fa fresco si apprezza ancora di più questo confortevole splendore totale. Flacone da svenimento, meraviglioso. Juice fiorito e gourmand da sfogliare, con una evoluzione degna di un vero maestro. Qualità e capacità fuori dall'ordinario. Dovendo darli un prezzo di vendita crediamo che i 100 ml dell'EDP dovrebbero costare 180 euro.

Coco Noir è una cagata pazzesca, nel flacone il liquidino very light per un EDP è trasparente, incolore, è una brodaglia di alcool e un poco e un poco dei precedenti Coco. Una demenziale allegoria della spilorceria. Chanel ha persino risparmiato sul pulsante dello spray! Flacone bello comunque, Juice senza valore, dovrebbe costare al massimo 50 euro il 100 ml EDP, è il più sopravvalutato di quelli presi in rassegna. Tanta pubblicità per vendere acqua fresca...

Fame di Lady Gaga? Potrebbero venderlo a 10 euro e sarebbero anche troppi...

Perché il profumo dei fiori di Osmanthus mi fa stare così bene? Della vita e della morte nei profumi.

Una metafora. L'Eau d'Issey Eau Bleu Fraiche Issey Miyake.

Recensione tardiva di un profumo non profumo.

Difficile scomporlo nelle note compositive, scompare subito.

Un bye bye light cedramber iso e sup muschietto mentolato allo zest.

Fa schifo ma è bellissimo, non arrivi al bagno per lavarti il polso che se n'è già disparito da solo.

Tutti i profumi schifosi dovrebbero autodisintegrarsi così in pochi minuti, rimarrebbe in profumeria solo l'essenziale.

Jean-Claude Ellena.

Jean-Claude Ellena è un artista (n. 1947). Figlio d'arte e padre di una aspirante profumiera non molto dotata. Deve ringraziare Hermes, perchè la grande casa lo sostiene in tutto come un Re. Ellena ha potere creativo e persino decisivo sulla messa in vendita dei profumi Hermes. La responsabile dei Profumi Hermes Catherine Fulconis, si consulta con lui prima della messa in commercio e se lui dice sì è sì.

E qui occorrono succesi e però anche capriole come nel caso di Voyage, un profumo intellettuale per Ellena, costruito sulla tensione di un elastico, spiegava il profumo infatti nel suo costruirsi mostrando un elastico, come nella celebre barzelletta del matto dell'elastico delle mutande... Idea più balzana non ne aveva, e infatti è una ciofèca pazzesca di profumo, vabbè è capriccio di genio, altri sbagli così per Hermes non ne ha fatti.

Capolavori sì, nella linea Hermessence, e poi Elixir de Marveilles, Kelly Caleche, e molti altri.

Ellena è un tipo da Orto Botanico, li gira e annusa tutto, insomma è una specie di Jicky, noi lo facciamo da quando siamo nati, nei nostri parchi e negli Orti Universitari disseminati sulla penisola. Due strade percorse senza consigli e consiglieri che s'incrociano.

Noi però non siamo Lui, a Cesare quel che è Suo.

Il nostro profumiere (Ellena) preferisce isolarsi a Cabris, vista sul mare e un solo assistente, che voci sussurrano "gay". Tanto meglio, il gay nell'arte è un uomo che ha il vantaggio della donna meno i suoi difetti. Attenti che questa frase è protetta da copyright ed è NOSTRA, come tutto il resto nel sacco.

Ellena sta là, pochi profumi all'anno, mica 250 come certi suoi colleghi che poi sbattono addosso al muro tanto sono esausti, vero Morillas?

Il nostro profumiere è un tipino fine, trova che la lavanda puzzi? La porta in un laboratorio e la fa scomporre per togliere di mezzo borneolo, canfora e terpoineolo, alla fine la fa riassemblare, e se la porta via. Costo 800 volte superiore al normale, tanto paga Hermes... Fece cose di questo tenore in Brin de Reglisse.

Egli cura il restyling dei classici Hermes durante le falcidiate IFRA.

E assicura di poter ricreare, pur preferendo sempre il naturale, qualsiasi odore presente in natura.

Abilità sconfinata o megalomania da solventi?

A noi piace molto, se fosse un profumo meriterebbe 4 stelle fisse, senza Voyage e altre due o tre ciambelle riuscite male, di stelle anche 5!