J I C K Y

DEEP TRANCE. Oudh Al Khaloud Amouage, uno tra i migliori Attar al mondo.

E' un oud meraviglioso, è pregnante e animalico, minimamente grasso e impercettibilmente fumoso.
Sono varietà differenti di pregiati oud, alcuni invecchiati come vini pregiati per decenni in luoghi chiusi e protetti, poi macerati in acqua e distillati in corrente di vapore.
Ricorda il vero castoreum con un taglio sottile di vero zibetto, l'hyrax e il guajaco.

Ma è molto più di quello che a gesti possiamo solo mimare.

E' profondo e ipnotico, come un treno veloce: invade ed attraversa la mente, ma non lascia nel naso dopo tanta potenza niente di niente, non rimane attaccato alle mucose come i DDT chimici dei tanti profumi convenzionali di nicchia o non nicchia.
E' una galassia naturale che attraversa le nari e finisce giù nella più piccola delle cellule del nostro corpo senza ferire, coccolando l'organismo come una tigre mansueta e materna.
E' un gran videogame! 



OK costa molto, 1450 euro il 12 ml (una disdetta perché in Oman viene venduto a soli 990 $)...
Ma il prezzo ci sta: l'olio essenziale di Oud quando è buono è "droga", quando è buonissimo è paradiso in terra: non è facile trovare storici legni museali dai quali ricavare essenze così pregnanti, ci si muove nell'ambito di varietà di agarwood estinte. 
L'onestà di Amouage è superiore a quella che ebbe la proprietà di YSL nel 2008, quando, terminato lo stock di agarwood per il fantastico M7, decisero di rimpiazzarlo esclusivamente con un blend chimico.
Amouage non produrrà V2 dei suoi Attar più rari.
Infatti Oudh Al Khaloud è interrotto,e non sono attese seconde o terze versioni.

VOTO: 5/5 

Cristobal Pour Homme. Grandioso Balenciaga per gli uomini (interrotto).

Superlativo. Gerard Anthony, il creatore del primo e formidabile Azzaro Pour Homme (oggi riformulato), nel 2000 viene chiamato a creare questa eccellenza.

Non avevamo mai potuto studiare tutti riuniti questo profumo, perché è introvabile e un pezzo dei nostri era scomparso tra i tanti pezzi da collezione conservati nelle sale perfette, gli spazi mai caldi mai umidi adatti a conservare a tempo indefinito i migliori elixir.

Appena recuperato il pezzo siamo stati presi da sconvolgimento, mesi di studi, confronti, riflessioni e appunti, alla fine? Prima di scriverne ne abbiamo comprati tre flaconi, speso circa 400 $ più dazi e oneri doganali, una bella sberla, ma ora ne abbiamo uno per uno come bravi fratelli (la sorellina farà a metà col suo boy visto che hanno per le mani un 200 ml eau de cologne).

Questo Cristobal è fantastico, è come aver preso Heaven di Chopard, il rimpianto Heaven, e averci lavorato sopra innalzandone la complessità e qualità.

Su di un fondo ambrato di una ricostruzione che pare vera ambra grigia (il costoso fixateur 404 probabilmente) e su tracce muschio-resinose non indicate dal produttore, si innalzano note di legno di cedro della virginia e di sandalo morbido come mysore, intrecciato a patchouli e artemisie. Una nota tè classica nei Bvlgari qui si ravvisa in concentrazione assai elevata e realistica, un poco di lato è un sentore di caffè non torrefatto. Benzoino molto dolce che non opprime nella giustapposizione che il profumiere usa per inserire gli elementi numerosi in modo verticale e magico.

Il tabacco è una hint di assoluta e come sbriciolato vicino a pepe bianco, coriandolo e a fiori di lavanda sembra aprire il torace della composizione sulla nota di vaniglia e geranio bourbon, una piccola golosità rosea che pulsa tra i legni e le note erbacee, verdi e frizzanti madide di una tonificante nebbiolina di bergamotto che in apertura è degna dei migliori maschili Guerlain.

Qui ci sono un sacco di ingredienti eccellenti in dosaggi degni di encomio.

L'Eau de Cologne è intensa come e più delle attuali EDT.

L'EDT è superiore agli attuali EDP Pour Homme, la durata di Cristobal è un Power-House come pochi grandi profumi anni '90.

Le moilette di oggi erano 4 Burberry, 2 Patou, 2 Chanel e questo Cristobal.

Burberry è scomparso completamente, a 6 ore la cartina è linda e ripulita.

I Patou sono ancora percepibili nella loro bellezza magnifica.

Gli Chanel sono un poco in sofferenza.

Ma Cristobal sembra appena spruzzato, è diverso da come appare in principio, la sua evoluzione c'è, è grade e lunghissima, ma quel che rimane dopo 6 ore è un profumo a tutto tondo ancora in evoluzione, dinamico e potente.

Sulla pelle s(econdo due di noi su 4 presenti) solo Amouage al giorno d'oggi sa fare di meglio.

Heaven di Chopard appare dopo 4 ore, bellissimo.Nel drydown di Cristobal rilevi una bellissima, e naturalissima nota di ambra grigia resa ovattata da vaniglia, sandalo e benzoino.

C'è dell'ambroxan in abbondanza come in pochi profumi di qualità (M7, Egoiste di Chanel), nell'insieme non è difficile capire:

A) perchè è stato interrotto pur essendo stato un profumo amatissimo

B) perchè le sue quotazioni sono online già oltre i 120 € (MERITATI) per i flaconi grandi edt ed edc.

Facile:

A) troppi ingredienti costosi e in quantità enormi, borderline per un EDT

B) costruzione magistrale, ha tutto quello che un ragazzo giovane o un uomo possono volere da un profumo oggi come 10 anni fa, una piacevolezza che seduce chiunque, una evoluzione piacevole e mai monotona, una durata e un sillage entusiasmanti, e un background che rimpiangiamo solo in M7 prima irripetibile formula, per lo scorso decennio, o in Patou Pour Homme per il decennio più addietro. Heaven c'è e qui è però quasi un ingrediente: in quanto appare fagocitato da Cristobal, come una gemma incastonata in una corona.

PS:

Vetro del flacone fantastico, da un lato è increspato come un mare appena agitato e dell'altro è come in foto qui sopra: completamente squadrato; il tappo è molto bello, con effetto colpi di bulino, chiusura perfetta.

Votiamolo: 5/5

Arnault, che figura di mer>@!

Bernard Arnault il leader di LVMH, insomma Dior, Guerlain, Luois Vuitton, etc, etc... quote di Hermes, etc etc (HA COMPRATO TUTTO O QUASI)... Arnault è finito su Liberation così: "Vattene, ricco coglione"! Per tutta risposta Arnault toglieva gli sponsor a Liberation e per forza...

la scorsa estate saltò fuori che il multimiliardario aveva avviato la trafila burocratica per prendere la nazionalità belga. E però su Arnault è cascato l'asino. A Bruxelles, infatti, un organismo pubblico che deve approvare la naturalizzazione del ricchissimo francese ha appena opposto il suo rifiuto. E adesso l'amministrazione fiscale del Belgio comincia a dubitare fortmenente delle attività di Arnault in loco, classificate come società fittizie.

Nei giorni scorsi l'Ufficio nazionale degli stranieri, alla richiesta di Arnault, ha opposto il suo rifiuto. La ragione (almeno quella ufficiale) è la seguente: il francese ha acquisito la sua proprietà un anno fa, mentre, secondo la legge belga, deve provare di vivere stabilmente nel Paese da almeno tre anni. Non è improbabile che le polemiche che hanno accompagnato la vicenda abbiano influenzato gli esperti dell'Office. A prendere la decisione definitiva sul Re del Lusso Arnault sarà comunque la Commissione parlamentare delle naturalizzazioni, che si basa su tre pareri. Il primo, lo abbiamo visto, è stato negativo. Gli altri due devono giungere dalla Procura generale del Regno belga e dai servizi segreti. Ma se anche questi due saranno positivi, la Commissione non potrà procedere automaticamente alla naturalizzazione del miliardario, ma si dovrà iniziare uno studio del caso più lungo e articolato che coinvolgerà tutti i 17 deputati che ne fanno parte.

Ma i casini di Arnault non finiscono qui. L'imprenditore ha sempre rifiutato di mettere in relazione la richiesta del passaporto belga con ragioni politiche o fiscali: vaneggiando di attività importanti del suo gruppo nel Paese e accampando ragioni di nuovi investimenti. Ma John Crombez, sottosegretario belga, responsabile della lotta alla frode fiscale, al quotidiano De Tijd di domenica si è detto molto scettico sulla realtà delle imprese controllate da Arnault e da Lvmh in Belgio. Si tratterebbe, di società fittizie (letterbox companies). "E se Arnault spende nel nostro Paese con questo tipo di società, dobbiamo segnalarlo al fisco francese", ha precisato. Come dire: il miliardario potrebbe essere perseguito per evasione.

Il 24 dicembre Lvmh ha replicato con un comunicato che dice che "le attività del gruppo sono perfettamente reali e che in certi casi esistono da un decennio". Il sottosegretario belga ha chiesto intanto a Steven Vanackere, vertice delle Finanze, di contattare il suo omologo francese, per fare luce sulla vicenda. Vanackere, intervistato dall'agenzia France Presse, non ha voluto confermarlo, ma ha assicurato di voler procedere a una concertazione con Parigi sull'esilio fiscale di tanti francesi in direzione del Belgio.

In effetti, nei giorni scorsi, Hollande ha indicato la volontà di rivedere le convenzioni sottoscritte con alcuni Paesi, come il Belgio e la Svizzera, che consentono ai francesi di pagare interamente le tasse nel Paese di residenza all'estero, così da evitare una doppia tassazione. La volontà del governo di Hollande appare quella di rivedere la regola, introducendo anche un'imposta della Francia sui redditi degli "espatriati" furboni. Come indicato da Jerome Cahuzac, ministro del Bilancio, "queste persone non devono essere esonerate completamente degli obblighi fiscali nei confronti di un Paese, la Francia, al quale devono molto". I belgi sono pronti a discuterne. Arnault e i suoi proseliti sono avvertiti.

Come vanno i prezzi dei materiali per la profumeria?

Oud Reminiscence? Ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah...

Leggi la recensione dopo le risate:

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