Siamo soli

L'Alchimista (parte seconda)


Così per non togliere la maschera arrivò ad avere una vita parallela...Nel weekend non sentiva nessuno...Durante la settimana sentiva il mondo...Il problema era però che anche durante la settimana doveva stare attento perché la maschera che aveva prevedeva che la chiamasse due volte al giorno. Alle 7 e alle 23 più le centinaia di sms...e se lui non rispondeva nascevano subito delle discussioni...Cominciò allora a non uscire proprio più...Come se niente fosse lei gli chiese di andare a vivere insieme..ma lui ne ebbe paura...Aveva ancora la maschera indosso e cosa sarebbe successo quando se la sarebbe tolta? Perché per tre giorni te la puoi tenere, ma tutta una vita è ben più difficile...La cosa brutta è che lei non se ne accorgeva...Lei diceva che lui le dava tutto quel di cui aveva bisogno...Lui invece sentiva che non riusciva a darle neanche un decimo di quello che poteva dare....Piano piano si spense...Gli amici che incredibilmente gli stavano ancora intorno cominciavano a non sopportare più quella sua aria infelice...e lentamente si allontanavano.Oltretutto in quel reame vigeva una regola strana...Ci si poteva vedere solo a coppie invitandosi a cena reciprocamente...E questo lui non poteva farlo.Così cominciò ad isolarsi sempre di più e ad entrare in una spirale d'infelicità e di rassegnazione...Lui era sempre un menestrello nell'anima...Ma non cantava e non suonava neanche più...E la chitarra rimase triste a prendere polvere in una stanza buia...Il tempo passò. Ogni giorno sembrava incredibilmente uguale all’altro. Svegliarsi, andare al lavoro, vedere le stesse persone, sentirla al telefono, andare a dormire. Tutto in un equilibrio perfetto. Sennonché una notte mentre dormiva sentì uno schianto. Si svegliò e vide che una corda della sua chitarra si era spezzata. La guardò con tenerezza e con pazienza fece un nodino sulla corda. Accordò la chitarra e suonò il primo accordo. Da quel giorno riprese a suonare.