Siamo soli

Ma voi chi dite che io sia?


Inviato da ropotone il 14/12/06 @ 16:14 via WEBOddio è vero! A natale ci son pure la marcia ed il papa.... quest'anno provo a non accendere la tv magari qualcosa lo scanso. Sui sentimenti sì è vero anche se io penso che quella è una cosa che si dovrebbe fare sempre. Tu in questo sei un fuoriclasse ad essere sinceri. Io parlo da blogger e vedo che te non dimentichi nessuno ed hai una parola per tutti, sei una specie di san francesco dei blog. Anche il post più sperduto dell'amico o amica più anonima o anonimo ricevono un tuo pensiero. Ed è bello perchè fà piacere sentire i tuoi pensieri.Oggi non è un gran giorno...tutta una serie di variabili impazzite nella mia vita che mi fanno quasi perdere il lume della ragione. Prendo spunto da quello che mi scrive Giovanni...Mi ha colpito incredibilmente. Perchè mi ha fatto una fotografia...sono davvero così...ma come ha fatto a capirlo? Mi ha fatto pensare a l'immagine che do di me sul blog. Qualcuna mi ha detto che sono un po' troppo paraculo...Che rispondo sempre in modo da piacere per forza.Il fatto è che sono così anche nella vita di tutti i giorni. Quando qualche anno fa avevo un ufficio col mio caro amico parigino Charles che era venuto a lavorare in Italia per evitare il militare in Francia (è una loro opportunità, tipo servizio civile), lui si divertiva da morire. Ogni dieci minuti veniva una persona a fare una passeggiata da me e mi raccontava le sue cose. E mi piaceva. Sembrava che il mio mestiere fosse lo psicologo e non un controller.Da sempre adoro ascoltare le persone. Ancora oggi è una delle mie caratteristiche principali, che fa si che la gente non mi "molli". Perche c'è una fondamentale differenza tra ascoltare e udire. Per ascoltare devi immedesimarti in quello che ti raccontano. E io mi immedesimo talmente tanto che a volte mi ritrovo nel cuore della notte a pensarci.Secondo me è una questione di sensibilità. Quella stessa sensibilità che mi permette di essere telepatico con le persone a cui sono legato. Penso che capiti a tutti. Ne parlavano anche gli aborigeni. Sostenevano che si arriva ad essere telepatici tramite l'amore. A me è capitato una volta di svegliarmi nel cuore della notte e chiamare una mia amica...e ho scoperto che lei mi aveva chiamato mentalmente perchè aveva bisogno di me....Ma tutti i giorni mando sms contemporanei, prendo il cellulare in mano nel momento in cui mi sta arrivando una telefonata, entro nella posta elettronica nel momento in cui mi è arrivata una mail. Ormai non mi stupisco più. Anzi. E' diventato per me una cartina di tornasole per capire quanto feeling ho con quella persona.E amo in modo totale....talmente tanto che travolgo le persone. Sono un fiume in piena che non si ferma davanti a nulla. Sorprendo, riempio di attenzioni, tempesto di frasi dolci, riempio di regali, faccio ridere e faccio piangere, non conosco ostacoli di tempo e distanza.Il rovescio della medaglia è che non riesco ad aprirmi e neanche a lasciarmi amare. Di fronte a chi mi ama scappo....Dei miei problemi intorno a me non sa niente nessuno. Mi vedono sempre sorridente e scherzoso. Più di una mia collega adora sentirmi ridere. Sembra che abbia una risata contagiosa. Non riescono ad intravedere quando sono triste. Un eterno pagliaccio.E' per questo che internet per me è diventata una sorta di medicina. Perchè è difficile tenersi tutto dentro. Però è vero che l'approccio è molto simile a quello della mia vita. Come dice Giovanni un San Francesco dei blog ma incapace di parlare di me stesso. Della malattia di mio padre che lo sta lentamente consumando. Delle pene d'amore che mi portano inesorabilmente a dovere fare delle scelte definitive. Di una vita di tutti i giorni che mi sta incredibilmente stretta.E qui dentro porto anche l'altra caratteristica della vita reale. Portare i problemi di tutti voi con me. Con molti di voi ho approfondito il rapporto. So cose della vostra vita privata dolorose  e non riesco a smettere di pensarci. Forse sono troppo coinvolto. Ma non riesco a vivervi con distacco. Vorrei potervi abbracciare, asciugarvi le lacrime, farvi ridere...ma non posso. Tante storie, tanti cuori che battono a chilometri di distanza. Soprattutto tante voci che non sentirò. Tanti sguardi che non incrocerò. Eppure così dentro di me da interessarmi molto di più delle decine di colleghi che mi circondano.Ma voi chi pensate che io sia?