Siamo soli

Bastardi dentro (l'arte)


Sto leggendo un libro molto bello. Si chiama Diario di una ninfomane. A parte la prima parte in cui la protagonista vive una fase di sesso libero in cui arriva addirittura a fare sesso con 4 persone diverse in un giorno (lei lo definisce il numero perfetto), tutti perfetti sconosciuti, arriva il momento in cui anche lei si innamora. E come spesso succede anche in questo caso si innamora di un bastardo. Come definire il bastardo? Lo definirei una persona che per indole o professione conduce una vita prendendo in giro le persone. Tenendole in sospeso. Decidendo di prendere il meglio da ogni storia "d'amore" , ma facendo sentire ognuna di loro come la più importante.Il  bastardo protagonista del libro conduce una vera e propria vita doppia. Dal Lunedi al Venerdi convive con la protagonista del libro, nel weekend con scuse improbabili tipo lutti in famiglia piuttosto che visite ai figli e alla ex moglie, convive in una altra casa con un' altra donna che non è affatto sua moglie.E tutto questo con una naturalezza invidiabile.Quando l'inganno viene fuori grazie al fatto che le due "fidanzate" si conoscono per caso, vengono improvvisamente fuori le meschinità. Tipo telefonate ad entrambe nel giro di pochi secondi sparlando dell'altra e professando il profondo amore per la persona che di volta in volta è al telefono.Sono stato in un certo senso bastardo anche io per un periodo di tempo. Non è difficile tenere sulla corda le persone. Basta semplicemente non scegliere. E così facendo le persone rimangono "appese" nella speranza che possa cambiare qualcosa.Sei venuta a casa mia ieri. Mi hai sputato in faccia che mi ami. Che tutto il male che sta avvenendo nella tua vita è colpa mia. Mi hai incolpato perfino che al funerale di mio padre non eri sola ma attorniata da un sacco di ex che erano presenti come te. Mi hai regalato un sacchetto con mie lettere che ti avevo scritto 10 anni fa, tutte strappate e che avevi conservato. Mi hai chiesto come mai abbiamo fatto l'amore a Luglio, come se ti avessi preso con la forza. Sarebbe stato facile lasciarti in sospeso...dirti che una parte di me resterà sempre legata a te. Ma ti ho sussurrato che non provo per te il sentimento che tu vorresti.Mi hai risposto tra i denti che da oggi dovevo considerarti morta. Probabilmente mi odierai. E' molto meglio per te. E ancora mi stupisco come sia riuscito a rinunciare a te per amore. Come sia riuscito a fare una cosa generosa. Perchè il dolore che ho provato nel perderti è stato grande. Sei nella mia vita da 20 anni. Non sono cose che lasciano indifferenti.Ma è giusto così. Da oggi cambio vita. Voglio cominciare a guardarmi di nuovo nello specchio senza quell'ansia di nascondere le cose. Sarà un lavoro duro perchè essere bastardi è un indole...addirittura una malattia. Ma ci voglio provare.