Siamo soli

L'alba di domani


19 Marzo. Festà del papà. So che per molti qui dentro è un giorno particolare. Succede proprio così. Inizi a dare importanza a cose che ritenevi insignificanti proprio quando ti vengono a mancare. Non ho mai sopportato questa festa. Inizialmente era un cruccio per trovare cosa regalare. Immancabilmente dirottavo sul solito dopobarba che veniva accettato con una mezza smorfia. Poi col tempo gradatamente non facevo più neanche gli auguri. Ma ieri notte mentre ero in macchina e annunciavano questa festa mi sono tornati in mente i tuoi occhi scuri e profondi. Quegli occhi un po' impauriti e persi che mi guardavano.Cosa significa essere forti? Significa non soffrire? Significa non piangere? Non sono ancora riuscito a piangere da quel maledetto Dicembre, ma non passa giorno in cui tu non mi venga in mente. A partire da particolari insignificanti, un letto d'ospedale in un telefilm qualunque, un rasoio elettrico, una camicia un po' buffa e passata di moda.Papà. Mi guardi da lassù? Io non so se esiste qualcosa oltre la morte, ma ieri sera ho sentito che mi guardavi sorridendo. E una lacrima che non voleva uscire si è finalmente fatta largo attraverso gli occhi ed è caduta.E' caduta mentre pensavo a una casina bianca con filari d'alberi davanti. Facciamo il secondo piano amore? Sono bravo con il dolore. Bravissimo a procurarne. Bravissimo a farmene con questa ipersensibilità che mi fa amplificare qualsiasi sensazione nel bene o nel male.Ma essere forti non significa non emozionarsi. Significa avere il coraggio di vivere.