Siamo soli

Il gioco delle parti


La verità. Chi possiede la verità?Io posso scrivere che sono un guerriero. Che lotterò per il mio amore. Che sono una persona che non si fa scalfire. Ma poi se la cosa sia vera o no lo sanno le persone che mi frequentano. Lo sanno quelle che hanno la sventura di sorbirsi le mie crisi emotive. Sebbene anche in questi momenti sia in grado di sostenere le persone che hanno bisogno di me. Dunque dove sta la verità?Chi sono io? Quello che scrive quasi per caricarsi in una sorta di training autogeno o sono l'altro?Si scrive per dividere. Anche con le amicizie succede così. Si tende a raccontare le cose in modo soggettivo cosicchè le persone a cui racconti le cose 90 volte su cento danno ragione a te. Bisognerebbe avere la possibilità di sentire anche l'altra campana però. Leggo su vari blog prese di posizioni. Non l'ho più cercato, l'ho scacciato dalla mia vita. Sono forte. E tutti in coro a dire. Brava. Fagliela vedere a quello stronzo. Ma allo stesso tempo poco dopo lei si lamenta perchè lui non l'ha più cercata. E figurati se l'ha fatto per permetterle di rifarsi una vita. Figurati se non proverà mai più ad avere un rapporto decente con lei. E tutti in coro che insensibile! Processato e condannato senza arringa difensiva.E mi rendo conto che anche su quello che ho scritto io si può pensare di tutto.E lei? Sarà stata innamorata o no?  L'avrà allontanato per difenderlo da sè stessa pur essendone in cuor suo innamorata? Oppure sarà stata una grande superficiale che non si è resa conto di cosa aveva per le mani? L'avrà amato o l'avrà usato? E il protagonista (cioè io) sarà quella bella persona che fa prefigurare in quello che scrive o sarà una persona insicura e piena di complessi di cui è difficile persino innamorarsi?Qual'è la verità? Ognuno può dire tutto e il contrario di tutto. Ma la verità è il bene più prezioso della vita. Non per niente uno che se ne intendeva diceva "Io sono la verità" sentendosì rispondere "che cos'è la verità?".Una blogghista parlava di metateatro. E' vero. Qui dentro tutti possiamo recitare un ruolo. Se ci piace recitare il ruolo di persona forte possiamo indossarne la maschera. Me se domani vogliamo indossare i panni della persona debole e bisognosa d'aiuto non dobbiamo far altro che cambiare sfondo. Ma una volta tornati a casa "giù il sipario e in onda la realtà". Non ho ancora capito io per primo chi sono, che spesso a seconda della persona con cui ho a che fare cambio il mio modo di essere.Non l'hanno capito i miei colleghi che nonostante questo periodo particolarmente intenso della mia vita a malapena si sono accorti della differenza.Non l'ha capito mia madre che è troppo indaffarata nel cucirmi addosso la sua verità di persona insensibile.Ebbene. Una cosa però la posso desiderare. Non sarà oggi. Non sarà domani. Ma voglio assolutamente riuscire a far capire, almeno alle persone a cui voglio bene, quello che provo. Siano cose belle o siano cose brutte.Perchè cosa avrò guadagnato se avrò vissuto per tutta la vita la vita di un altro?