Siamo soli

Eutanasia di un amore


La mia anima mi ha parlato,amore, e mi ha illuminato.E spesso anche a te l'anima parlae ti illumina.Tu infatti sei come me,e non c'è differenza tra noi,se non questa:io esprimo cio che è dentro di mein parole che ho udito nel mio silenzio,mentre tu custodisci tacitocio' che è dentro di te.Ma la tua silenziosa custodia ha lo stesso valore del mio tanto parlare. (Kahlil Gibran)Da oggi il mio blog cambia. Seguo il consiglio di principessapersiana. Diventa un diario. Fino ad oggi era stato un modo per confrontarsi. E dunque anche gli argomenti che trattavo erano più o meno accattivanti in funzione di ricevere più commenti possibili. Ma adesso ho l'esigenza di mettere su carta i miei pensieri. E magari quando tra molto tempo le cose saranno cambiate, rimarranno uno sfocato ricordo di emozioni un tempo forti e che mi faranno persino un po' di tenerezza. E arriverò persino a rimpiangere di avere provato un sentimento. Perché è sicuramente molto peggio non riuscire ad amare. C’è stato un periodo in cui ho pensato di non esserne capace. E’ finito tutto troppo presto per capire se fosse l’amore vero. Però l’ho sperato. Dal momento in cui ti ho vista la prima volta e ho pensato che allora i colpi di fulmine esistevano.Stamattina mi sono svegliato con il tuo sapore sulle labbra. Era un ricordo ben nitido, quel sapore misto di fumo che per noi "non fumatori" all'inizio appare persino sgradevole e che col tempo sono arrivato ad adorare e che adesso sento come una cosa rara. Spesso si dice che i difetti di una persona ti allontanano. Per me è stato il contrario. Il tuo essere aggressivo, fredda e glaciale, il tuo non farmi sentire a volte cosa provavi per me. Il tuo allontanarmi ogni volta.Le tue mani, mani da lavoratrice. Mani dedite a lavori duri, ma capaci di esprimere una dolcezza senza fine. Capaci di farmi vibrare il corpo e l'anima al solo sfiorarmi. Sono stato fiero di quelle mani. Sono stato orgoglioso di aver percorso un tratto di strada con una persona coraggiosa, che ha attraversato le difficoltà della vita e non si è fatta sopraffare. Purtroppo dentro di te sono rimaste scorie velenose. Scorie che non ti fanno andare per il sottile quando c’è da dire le cose in faccia.Complementari anche in questo. Io con la mia difficoltà ad esprimerti ciò che provavo. Che speravo che tu capissi dai miei sguardi, dai miei gesti, perfino dai miei silenzi quanto stessi diventando importante. A volte anche te non eri da meno. Scoprivo le emozioni che avevi provato attraverso le tue mail ricche di parole che avevano la capacità di lasciarmi senza parole. Però quella notte quando tu mi hai sussurrato lo sai che ti adoro mi sono sciolto…e non sono riuscito a fartelo capire. E allo stesso tempo pur essendo la prima volta che dormivamo insieme  ho sentito che qualcosa non funzionava. Ancora adesso non me lo so spiegare. Ma non te ne ho parlato, convinto che fosse solo una sensazione passeggera. Avrei dovuto dirtelo? Non so. Il fatto è che l’amore è una continua conquista.Ho vissuto rapporti in cui tutto era scontato. Soprattutto l’amore. Con te non è mai stato così e questo mi costringeva ogni volta a lasciarti e a riprenderti. E ogni volta che ti riprendevo cresceva dentro di me la consapevolezza che non volevo perderti. Ho trascinato un rapporto d’amore per anni, quando mi rendevo conto che il sentimento era già qualcosa che assomigliava a un rapporto tra fratello e sorella. Ho sbagliato. Non so se riuscirà mai a perdonarmi. L’ho detto oggi a una mia collega che mi ha apostrofato: “ma come, hai lasciato la tua compagna dopo 5 anni? Sei proprio uno stronzo.” E io che già stavo male per conto mio ho sentito come una pugnalata in pieno petto, senza neanche avere il tempo di difendermi. Complementari nelle parole. Ti ho detto ti amo nel momento in cui mi hai abbandonato. Chissà. Forse una puerile richiesta di non buttarmi via. E io non sono una persona che dice ti amo facilmente. Ma è vero che spesso prendo delle scorciatoie dicendo delle mezze verità per paura di ferire, per paura di perdere per sempre le persone. Cazzate. Le persone si perdono lo stesso. Tu invece molto diretta. Sincera pure troppo, senza preoccuparti di ferire. Ma così facendo non lasciando speranze vane alle persone. Si dice che qualsiasi incontro si faccia nella vita è funzionale a qualcosa e ha un senso.  Sicuramente il tuo incontro mi ha cambiato nel mio modo di pormi con le persone. Nell’essere anch’io più diretto. Tutto questo lo so. Ma la tua mancanza quando si fa dolore vero non mi fa pensare. Tutti i ricordi, le canzoni che mi hanno riscaldato il cuore, che mi facevano abitare su una nuvoletta…si, quegli stessi ricordi adesso fanno male. Migliaia di istantanee che appaiono nella mente a bruciapelo. Gli abbracci, le cene a base di crepes, la panchina degli innamorati con l’idillio rotto dal signore insensibile che non aveva trovato di meglio che sedersi accanto a noi, la fontana delle stagione con un bacio di fronte ad ogni statua, le tue mani cercate continuamente. E’ la sera che mi manchi di più. Quando invoco il sonno come una liberazione da tanti pensieri. E la notte i cui minuti non passano mai, quegli stessi minuti che quando ero insieme a te volavano alla velocità della luce. Non me lo so spiegare ma una parte di me non riesce a rassegnarsi. Alla fine non so se sia meglio dimenticarti velocemente dimostrando implicitamente a me stesso che non so amare o farti restare dentro facendomi capire che stavolta eri proprio la donna giusta.