Siamo soli

Esiste il caso?


Da la strega di Portobello di Coelho:Chi le ha dato questo nome?Qualcuno che non era importante. Io però non le ho domandato il suo nome, le ho chiesto chi è e perchè si è avvicinata a me. E per quale motivo io ho avvertito lo stesso bisogno di parlarle? Forse perchè eravamo le uniche donne nel locale? Non credo. E adesso mi sta dicendo cose che hanno un senso con la mia vita...Anche io ho un secondo nome: Edda. Ma non è stato scelto casualmente. Allo stesso modo non credo sia stato il caso a farci incontrare.Se non si è trattato del caso cosa pensa sia stato?Alcuni spiriti...diffondono una luce particolare che li attira reciprocamente. Ebbene tu sei uno di questi spiriti.Le detti il mio biglietto da visita con l'indirizzo dell'albergo dove alloggiavo e la salutai.Ora sapeva dove trovarmi e se mi avesse scritto ci saremmo rivisti.E' importante permettere al destino di interferire nelle nostre vite e decidere ciò che è meglio per noi.Non so come la pensiate sul destino o sul caso. Molti sostengono che la nostra vita sia semplicemente un caos disorganizzato. Altri pensano che a volte ci sono persone e avvenimenti che sono talmente perfetti per te in quel momento che fai fatica a pensare che non sia per una ragione.Leggevo queste righe del libro in questi giorni. Ho bisogno di dirottare il mio cuore e i miei pensieri su qualcosa nei momenti di vuoto. Perchè finchè non riempirò quel vuoto con qualcosa, continuerà a fare male.Eppure il vuoto fa parte della vita. Non esisterebbe musica senza le pause. Non esisterebbe discorso sensato senza gli spazi tra le parole. Quello che si impara nella vita è imparare a gestirlo.Ma tornando al caso se ripenso alla mia vita passata mi rendo conto di quanto l'incontro con alcune persone sia avvenuto in modo piuttosto bizzarro e cionononostante abbia influenzato pesantemente il mio modo di essere futuro. Non smetterò mai di stupirmi sul modo in cui appaiono e scompaiono le persone nella nostra vita.Alcune percorrono il viaggio insieme a noi, ci nutrono, ci fanno divertire, ci lasciano parte del loro bagaglio e poi se ne vanno. Scendono dalla corriera lasciando il posto accanto a noi vuoto. Questione di un paio di fermate, poi quel sedile viene occupato. E cosa stiamo facendo in quel momento sull'autobus è indifferente. Sono stato anni senza che entrassero persone nuove nella mia vita. Il sedile era occupato e non riuscivo a vedere se fossi su un autobus con due posti o su una panca di un October Fest. Poi improvvisamente nel giro di pochi mesi sono entrate e uscite persone con una velocità impressionante. Sarebbe bastato niente per non incontrarle. Penso al mondo di internet per esempio. Se non fosse avvenuta una riorganizzazione nel mio settore non avrei avuto un periodo in cui avere un disperato bisogno di occupare il tempo. Non sapevo neanche che cos'era un blog. Pensavo che fosse tipo un giornale in cui scrivevano pochi eletti.E le rare persone che ho avuto la fortuna di conoscere di persona spesso erano lì per caso. Non appertenevano a questo mondo, ma ci erano entrate magari temporaneamente trascinate da un amica, piuttosto che per vendicarsi di qualcuno che le aveva fatte soffrire. Migliaia di utenti, migliaia di blog, eppure misteriosamente ti senti attratto da alcuni spiriti affini che diffondono una luce particolare e che tracciano una rotta tra le onde di un mare in tempesta come se fossero un faro, per farsi trovare da te. E così avviene anche nella vita di tutti i giorni.Il segreto sta nell'essere ricettivi, lasciare il cuore in allerta. Perchè spesso le cose avvengono, le persone appaiono ma siamo noi che in quel momento siamo distratti.