Siamo soli

Uomo sull'albero (seconda puntata)


Ebbene si. L'hanno fatto scendere. Ma non facendolo ragionare. No. Nella notte c'è stata un'azione della Digos che l'ha convinto con le "buone" ad abbandonare la postazione. Mi è venuto in mente il trattamento che viene riservato ai terroristi. Sono sempre più sfiduciato sulla possibilità di cambiare questo mondo. Il potere con la forza e la prepotenza riesce sempre a vincere. Vi ricordate la protesta nell'ex Birmania. Forse la notizia vi è sfuggita visto che è stata passata sottobanco, ma il regime sta continuando a resistere sulla sua linea. Diversi Monaci sono stati imprigionati, gli oppositori ridotti al silenzio e il regime ha detto che le cose sono tornate nella normalità. Semplicemente perchè la stampa non ne parla più. E che dire dello scarso risalto che è stata data alla protesta della Cina contro l'onorificenza consegnata dagli Usa al Dalai Lama? Le parole della Cina sono state di un minaccioso incredibile. Convocando l'ambasciatore Usa a Pechino per esprimere il suo disappunto ha detto:"La decisione degli Stati Uniti è una sfrontata interferenza negli affari interni della Cina, ferisce la sensibilità del popolo cinese e mina gravemente le relazioni tra la Cina e gli Stati Uniti". Ma vi rendete conto? Sarebbe come se l'Italia protestasse con il Brasile per aver accolto il Papa !!! E' una cosa di una gravità inaudita che dà un segnale chiaro. Che le famose libertà di espressione sono vincolate anche quelle al potere commerciale. Perchè se una cosa del genere l'avesse detta che sò l'Iran sarebbe stata minacciata probabilmente la terza guerra mondiale!!! E a proposito di libertà di espressione. L'altro giorno ho visto a Matrix che persino Storace ha un blog. Nell'intervista diceva che aveva trovato un modo nuovo per comunicare con più gente. Come se avesse fatto la scoperta dell'America. Poco importa che come tutti i blog dei politici siano blog in cui la presenza di chi scrive è relativa e magari i partecipanti alle discussioni ne approfittino per rimorchiare tra loro come da migliore tradizione dei blog. Il punto è che il potere sta cominciando a capire la potenza dell'informazione libera. E allora leggete questa notizia.  Consiglio dei ministri del 12 ottobre: il governo approva e manda all'esame del Parlamento il testo che vuole cambiare le regole del gioco del mondo editoriale, per i giornali e anche per Internet. E' un disegno di legge complesso, 20 pagine, 35 articoli, che adesso comincia a seminare il panico in Rete. Chi ha un piccolo sito, perfino chi ha un blog personale vede all'orizzonte obblighi di registrazione, burocrazia, spese impreviste. Soprattutto teme sanzioni penali più forti in caso di diffamazione. Forse vivere su un albero non era un'idea così bislacca.....