Liberta' di parola

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Osservo l'autunnale mare. Come una lastra di metallo bigio, laggiù, dove l’occhio appena arriva, si sposa col bianco del cielo. Lo sguardo cerca un punto di riferimento, un’ancora cui aggrapparsi e non trova quiete. Vaga impaurito e incerto il timido pensiero nella vastità dei primordiali elementi. Il passaggio improvviso di un minuscolo aereo risucchia lo smarrito sentimento recandolo con sé in lidi lontani. Tranquillo è il respiro adesso.