Liberta' di parola

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Amo il tramonto. Quando quasi religiosamente il sole scende verso la notte. La luce del giorno s’affievolisce e cielo e mare s’arrossano a far da sfondo alieno ai voli dei gabbiani indomiti. S'affiochiscono i rumori. Si placa l’affanno quotidiano. Mi posso finalmente rilassare. Spuntano come fiori i pensieri: colorati e leggeri mi profumano la mente e poi si trasformano in uccelli e iniziano a volare dinanzi ai miei occhi, volteggiando tra cabrate ardite e libere picchiate assieme ai gabbiani e io li seguo nelle loro traiettorie, affascinato. Mi estraneo dal desolato vivere, dalle noie quotidiane e mi fingo l’altro, il mio immaginario alter ego, quello che vale, quello che può, quello che sa, quello che… Saprei avventurarmi in viaggi, saprei creare capolavori, saprei incantare con le mie parole e i miei ragionamenti, saprei affascinare, saprei appassionare, saprei vivere, saprei… Un lampo all'orizzonte, un suono improvviso e l’altro scompare  e torno miseramente io. Torno io, avviato verso il mio di tramonto, un tramonto inesorabile che amo un po’ di meno. E fuori ormai è giunta già la notte. E' ora di spegnere la luce e la mente.
(foto dal web)