Liberta' di parola

238 - CANTICO DEI DROGATI [Fabrizio De André - Riccardo Mannerini]


Ho licenziato Diogettato via un amoreper costruirmi il vuotonell'anima e nel cuore. Le parole che diconon han più forma né accentosi trasformano i suoniin un sordo lamento mentre fra gli altri nudiio striscio verso un fuocoche illumina i fantasmidi questo osceno giuoco     Come potrò dire a mia madre che ho paura? Chi mi riparleràdi domani luminosidove i muti canterannoe taceranno i noiosi quando riascolteròil vento tra le fogliesussurrare i silenziche la sera raccoglie. Io che non vedo piùche folletti di vetroche mi spiano davantiche mi ridono dietro     Come potrò dire a mia madre che ho paura? Perché non hanno fattodelle grandi pattumiereper i giorni già usatiper queste ed altre sere e chi, chi sarà maiil buttafuori del solechi lo spinge ogni giornosulla scena alle prime ore e soprattutto chie perché mi ha messo al mondodove vivo la mia mortecon un anticipo tremendo?     Come potrò dire a mia madre che ho paura? Quando scadrà l'affittodi questo corpo idiotaallora avrò il mio premiocome una buona nota mi citeran di monitoa chi crede sia bellogiocherellare a pallacon il proprio cervello cercando di lanciarlooltre il confine stabilitoche qualcuno ha tracciatoai bordi dell'infinito.     Come potrò dire a mia madre che ho paura? Tu che m'ascolti insegnamiun alfabeto che siadifferente da quellodella mia vigliaccheria.Sono un grande estimatore del mio concittadino Fabrizio De André. Sono convinto che abbia cantato splendide poesie e abbia toccato temi sociali, morali e politici in maniera seria e rigorosa. Però noto che viene spesso strumentalizzato. Si riportano i suoi brani, le sue parole solo laddove fanno comodo ai propri pensieri, alle proprie tematiche. Lo si cita quando canta contro il potere costituito, i giudici, i ricchi, le guerre oppure a favore di ladri e prostitute, “dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori”, ecc. ecc. Ma, per esempio, siccome si sostiene da più parti che bisognerebbe liberalizzare le droghe, di questa splendida canzone non se ne parla da nessuna parte e neppure sono riuscito a trovarne il video nel portentoso YouTube. Forse perché sostiene che drogandosi ci “si costruisce il vuoto nell’anima e nel cuore e si vive la propria morte con un anticipo tremendo”?P.S.: Ringrazio la cara amica Laelia75 che sopperendo alla mia inesperienza mi ha fornito il link che non ho saputo trovare: Cantico dei Drogati