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Una volta sono andato dove mi portava il cuore: "L'Insoddisfazione è l'Aperitivo della Creatività" MyMuse Messaggi di Marzo 2012
Post n°937 pubblicato il 29 Marzo 2012 da guidopardo1
Mi arrendo alla polvere del tempo che ricopre ogni mia speranza, mentre la consapevolezza fa sfuggire dai polsi ogni incanto che il riflesso nello specchio poi uccide con una vecchia fotografia di una vita che più non può tornare. il desiderio senza speranza e mi chiedo a che servano i sogni senza realtà e mi chiedo a che serva il tempo senza la voglia.
Questa polvere si posa su rovine di momenti ormai preclusi all’incerto futuro che germoglia in sogni sempre più esigui e futili. E gli alberi intorno inaridiscono ed esausti muoiono, lasciando il presagio del solitario tramonto.
Post n°936 pubblicato il 28 Marzo 2012 da guidopardo1
Le onde scivolano sulle ferite e il sale urla sul sangue che sgorga dai sentimenti inutili. Vecchi pensieri, come oscene imbarcazioni, beccheggiano sul mare e si arenano sulla sabbia di una spiaggia troppo antica. Nel verde dell’acqua tua salata, affogo il mio tempo ormai scaduto. La carezza dei tuoi sguardi non riesce a placare la sete del mio cuore. E quelle onde all’unisono con i palpiti del mio cuore rotolano sulla spiaggia come le lacrime che solcano per te le gote.
Rimane il ricordo di languide labbra come petali profumati.
E sguardi soavi tracciano tristi cicatrici nel cuore.
Post n°935 pubblicato il 27 Marzo 2012 da guidopardo1
Ho una sconvolgente assenza di aria nel cuore. Ho una penosa assenza di sangue nei pensieri. Come sanciopanzesco scudiero, arranco dietro ai tuoi passi.
Sole di mezzanotte, ghiaccio nel deserto, lago sulla tua luna, neve sulla lava, nave senza mare, tu sei, io sono.
La speranza inutile estingue il desiderio stolto. Stanche le gambe cedono al logorio del cammino vano dietro l’ombra di un sogno che s’allontana in sdegno.
Post n°934 pubblicato il 26 Marzo 2012 da guidopardo1
Dai tuoi gelidi occhi chiari, profondi e sfuggenti come irrequieti e seducenti laghi, respiro questa verde primavera che scivola tra alberi e viali, tra palazzi e giardini, tra sabbia e onde marine. E la musica delle tue labbra accompagna il mio vagare.
Post n°933 pubblicato il 16 Marzo 2012 da guidopardo1
(S. Dalì - Reminiscenza archeologica dell'Angelus di Millet)
Nella tempesta della vita ho bisogno di punti fermi. Tu sei il terreno dove affondare le mie radici. Tu sei il fondale dove gettare la mia ancora. Tu sei la presenza certa che illumina la mia notte. Tu sei il mio respiro perché ci sei.
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Genova Nervi - Passeggiata |
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