Gunnel

Boh


Oggi non mi diletterò nella ricerca di vignette divertenti, simpatiche che hanno lo scopo di strappare un sorriso non solo a me ma anche a chi viene a visitare il blog...oggi è una mattinata di sfogo; sento proprio il bisogno di scrivere ciò che mi è successo ieri sera e che mi ha fatto male. Uso il post solo per vomitare l'accaduto per poi rileggerlo con calma dopo, come quando una persona prima di uscire di casa si guarda allo specchio dopo essersi vestita e controlla se tutto è a posto.Ieri è stata una giornata pesante di suo. Sveglia presto al mattino, ma questo non è una novità. Alle 8 ero già fuori casa per commissioni, rientro a metà mattinata, scambio qualche battuta qui in libero con amici fino all'orario di inizio lavoro. Arrivo al lavoro e come sempre il cellulare di servizio sembra aver preso fuoco dalle tante chiamate ricevute, sapevo già (perchè mi ero sentita con la segreteria di uno dei comuni) che c'era del lavoro da fare appena arrivata, ascolto i messaggi lasciati nella segreteria telefonica e, mentre finivo una distinta da inviare via mail contatto i numeri che non avevano lasciato messaggi; preparo tutto l'occorrente per uscire e alle 13 e 30 ero di nuovo in macchina arrivo nel comune di destinazione e ritiro gli atti ma, sorpresa, nella mattinata ne erano arrivati altri da definire tra il 26 e il 30.....PORKA!!!! Ok, vado a memoria e registro mentalmente gli atti, faccio i controlli dovuti, li preparo e esco di nuovo rincorrendo i 17 soggetti ai quali dovevo consegnare i documenti nell'arco di quello stesso pomeriggio. Ci riesco e accantonato questo impegno mi dedico agli altri 4 da fare in questi pochi giorni pre - pasquali, facendola breve, riesco a consegnare anche quelli. Naturalmente il cell non smette di squillare. Arrivo alla fine dell'orario di lavoro e penso "adesso vado a casa, faccio qualche pistolata al pc per rilassarmi, scambio qualche altra battuta con gli amici e poi nanna". All'inizio è andata più o meno così, ma il meglio doveva ancora arrivare. Si cena, mio figlio mi chiede (diciamo che mi comunica) di uscire, io gli suggerisco di riformulare la frase e dopo aver "dialogato" sui termini da usare arriva la fatidica domanda: "mamma posso uscire?" (non era difficile vero?) acconsento e gli do l'orario di rientro.... le dieci.- se ritardo un pochino ti chiamo- ok!10 meno 5 - mamma tardo un po- va bene, ma massimo alle 10 e 30 a casa11 meno 5 e non si vede e non si sente, lo chiamo e.....- sto arrivando, mi sono perso in chiacchiere a casa di un amico- sei in punizione (dato che non è la prima volta che succede e le altre volte gli ho solo detto: "fa in modo che non capiti più perchè io sto in pensiero")Arrivato a casa il pargolo inizia la discussione- ma è mai possibile che devi essere così rigida?- non sono rigida. ti ho dato un orario e va rispettato, se facevi ulteriormente tardi dovevi avvisarmi e ripeto DOVEVI!- se ci fosse stato papà mi avrebbe solo chiesto se mi ero divertito e non mi avrebbe dato la punizione (la punizione è stata: "domani non usi il pc", drammatica vero? da suicidio!) - Ok! Chiariamo una volta per tutte una cosa: papà non c'è, tu vivi con me e quindi stabilisco io le regole e non si discutono anche perchè non mi sembrano siano da lager.Quello che più mi ha ferito è stato, non il ribellarsi ad una punizione perchè a 15 ci stà, ma la cattiveria che mi ha detto dopo.- ecco perchè papà ti ha lasciata, perchè sei intransigente.Lì sono esplosa- io e papà ci siamo separati per colpa di tutti e due, perchè il matrimonio non funzionava e non eravamo felici (ma non mi sono fermata qui stavolta) e anche perchè papà aveva già un'altra persona ed ha deciso, una domenica mattina dopo l'ennesima discussione per le sue continue assenze, di andarsene via mentre io ero fuori casa a sbollire la rabbia e voi dormivate lasciando a me l'onere di dirvi che non sarebbe più tornato; ed è andato via anche perchè c'era di mezzo un'altra donna.- anche tu però avevi un'altro!- beh! Ti comunico che in 20 di matrimonio io non mai tradito tuo padre (sono una monogama convinta), di certo ho commesso altri errori ma non quello di mettere in mezzo tra me e lui altre persone!- però i tuoi errori li hai commessi- certo! e anche di pesanti ma tutti rivolti a fare del male a me stessa e non agli altri, almeno così credevo allora.Il gelo è sceso nella stanza, mio figlio si ammutolisce e si rifugia in camera a giocare con la psp (che si è comprato da solo con i suoi risparmi). Resto ancora un po al pc cercando di distrarmi, si fa mezzanotte e mezza, decido di andare a letto visto che dovevo svegliarmi presto, passo dalla sua stanza e gli dico:- buona notte.......silenzio, ho detto buona notte- buona notte (girandosi dall'altra parte dandomi la schiena).Già aver vissuto da separata con due maschi che hanno un carettere determinato non è stato facile, poi avere uno di loro in piena età adolescenziale bisognoso della figura maschile, tra l'altro totalmente assente, è stato ancora più difficile; ma dire in faccia a mio figlio le ragioni per cui tu hai fallito, per cui lui non ha una famiglia unita è stato brutto....davvero bruttop.s. questo tipo di discussioni si intensificano guarda caso sempre a ridosso delle feste......ma che bello