Dio dopo aver creato l'uomo (genere umano) lo ha dotato del dono della parola.Una ragione ci sarà, ci deve essere.Quale secondo voi?A mio modesto parere è perchè sapeva che il dono della parola era il mezzo migliore per evitare equivoci e fraintendimenti e cosa ne ha fatto il genere umano di questo splendido dono?Beh come tutto il resto che gli è stato donato lo ha per prima sottovalutato e poi nel corso dei secoli lo ha reso inutile fino ad arrivare al punto di parlare senza comunicare creando proprio quello che il creatore forse voleva evitare fraitendimenti ed equivoci talmente tanto profondi che hanno causato un divario tale da rendere vuoto ed inutile il dono divino.Quanti rapporti, non solo di coppia, si sono rovinati per silenzi, mezze frasi o totali silenzi avendo la speranza o la presunzione che l'altra persona coinvolta sia obbligata a comprendere i nostri limiti o che sia sempre pronta o serena a raccogliere le nostre briciole nel modo di comunicare e per "briciole" intendo atteggiamenti strani, mezze parole masticate e sputate lì senza senso e se fosse solo così potrebbe già essere sufficente, ma no! non basta deve, ripeto deve, anche saper interpretare i silenzi e trasformarli in parole e non ancora soddisfatti si pretende che si debba, in tutto questo caos medioevale, essere capaci di mettere a suo agio la persona che ha da comunicare quello che non si riesce ad esprimere in modo chiaro per una serie di motivi fra cui quello caratteriale. Allora l'ingranaggio dove si spezza? l'errore dov'è? la mancanza a chi va imputata? a chi cerca a suo modo di comunicare o a chi non coglie il lebile assist del nostro interlocutore? trovo la risposta molto semplice, forse anche troppo facile, salomonicadirei..... a metà essere o sforzarsi di essere più comunicativi e chiari, ma anche essere pronti ad andare incontro a chi, con mille difficoltà, tenta di parlare.Certo è che se la soluzione è semplice la sua attuazione non lo è.Di sicuro però senza nemmeno provarci si ha un solo risultato, a mio modo di vedere catastrofico, si corre il rischio di ignorare o essere ignorati da chi cerchiamo di attirare l'attenzione.Forse riscoprire, anche con tentativi goffi, la comunicazione potrebbe essere la soluzione alle incomprensioni e agli equivoci che male fanno alle relazioni di ogni tipo; abbiamo il dono della parola usiamolo, appena possibile e se ciò non lo fosse creiamo l'occasione.
La Comunicazione
Dio dopo aver creato l'uomo (genere umano) lo ha dotato del dono della parola.Una ragione ci sarà, ci deve essere.Quale secondo voi?A mio modesto parere è perchè sapeva che il dono della parola era il mezzo migliore per evitare equivoci e fraintendimenti e cosa ne ha fatto il genere umano di questo splendido dono?Beh come tutto il resto che gli è stato donato lo ha per prima sottovalutato e poi nel corso dei secoli lo ha reso inutile fino ad arrivare al punto di parlare senza comunicare creando proprio quello che il creatore forse voleva evitare fraitendimenti ed equivoci talmente tanto profondi che hanno causato un divario tale da rendere vuoto ed inutile il dono divino.Quanti rapporti, non solo di coppia, si sono rovinati per silenzi, mezze frasi o totali silenzi avendo la speranza o la presunzione che l'altra persona coinvolta sia obbligata a comprendere i nostri limiti o che sia sempre pronta o serena a raccogliere le nostre briciole nel modo di comunicare e per "briciole" intendo atteggiamenti strani, mezze parole masticate e sputate lì senza senso e se fosse solo così potrebbe già essere sufficente, ma no! non basta deve, ripeto deve, anche saper interpretare i silenzi e trasformarli in parole e non ancora soddisfatti si pretende che si debba, in tutto questo caos medioevale, essere capaci di mettere a suo agio la persona che ha da comunicare quello che non si riesce ad esprimere in modo chiaro per una serie di motivi fra cui quello caratteriale. Allora l'ingranaggio dove si spezza? l'errore dov'è? la mancanza a chi va imputata? a chi cerca a suo modo di comunicare o a chi non coglie il lebile assist del nostro interlocutore? trovo la risposta molto semplice, forse anche troppo facile, salomonicadirei..... a metà essere o sforzarsi di essere più comunicativi e chiari, ma anche essere pronti ad andare incontro a chi, con mille difficoltà, tenta di parlare.Certo è che se la soluzione è semplice la sua attuazione non lo è.Di sicuro però senza nemmeno provarci si ha un solo risultato, a mio modo di vedere catastrofico, si corre il rischio di ignorare o essere ignorati da chi cerchiamo di attirare l'attenzione.Forse riscoprire, anche con tentativi goffi, la comunicazione potrebbe essere la soluzione alle incomprensioni e agli equivoci che male fanno alle relazioni di ogni tipo; abbiamo il dono della parola usiamolo, appena possibile e se ciò non lo fosse creiamo l'occasione.