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Post n°55 pubblicato il 07 Novembre 2015 da attilario
Oggi di nuovo ho cercato
il tavolino di un caffè per leggere,
per scrivere questa poesia,
per non sentire quello che sento,
per immaginarti come tante volte,
nella penombra delle ore lente,
passando dalle pagine
di un libro all’altro,
camminando sotto la pioggia,
nei musei di Vienna, di Parigi, di Roma
nel giallo ocra di un muro di Toscana,
nelle notti azzurre di lavanda,
nelle lezioni di francese,
negli orizzonti vicini dell’inverno,
e dovunque si posassero i miei occhi
era sempre identico il mio desiderio:
le tue mani vicine, la tua voce,
tornare a casa e trovarti lì.
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Citazioni nei Blog Amici: 1
ULTIMI COMMENTI
Ho letto molto volentieri questo articolo. mi piace il tuo...
Inviato da: diletta.castelli
il 23/10/2016 alle 17:48
Lo ammetto, lo ammetto.
Inviato da: attilario
il 11/05/2016 alle 16:02
Ammetterai che anche il titolo è fuorviante, ancorché si...
Inviato da: Malvenuta
il 11/05/2016 alle 14:14
Fatta ingannare dalla foto eh ?
Inviato da: attilario
il 11/05/2016 alle 12:53
uhm...filosoficamente parlando, la musica è apollinea, poco...
Inviato da: Malvenuta
il 11/05/2016 alle 10:19
Inviato da: diletta.castelli
il 23/10/2016 alle 17:48
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il 11/05/2016 alle 16:02
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