Creato da attilario il 22/04/2015

Alle barricate

liberi e non solo

 

 

The Final Cut, Pink Floyd

Post n°61 pubblicato il 23 Aprile 2016 da attilario
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E se ti mostro il mio lato oscuro mi stringerai ugualmente questa notte? E se ti apro il mio cuore e ti mostro il mio lato debole, che cosa farai?

 
 
 

Alexis Diaz Pimienta

Post n°60 pubblicato il 23 Aprile 2016 da attilario
Foto di attilario

A volte vorrei essere un poeta sociale, di quelli che scrivono versi duri come pane raffermo, versi osceni, grassi, asfissianti. A volte vorrei essere Juan Gelman, mettere la parola “fuoco” in una strofa, scrivere un verso lungo come il sibilo d’una pallottola. Ma sono in un giardino che ti aspetto, tu arrivi all’improvviso, con la tua gonna cortissima, e il vento apre tutte le prigioni.

 
 
 

Giulia Cingerte

Post n°59 pubblicato il 23 Aprile 2016 da attilario
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Poi qualcosa nel mio cuore si spezzò, e con immenso sforzo io dovetti ridisegnare la mappa dei miei sentimenti. Così quella che è la loro cima più alta, l'epicentro del loro più intenso e intimo espandersi, ora più non aveva un suo nome. Ora brillava di una luce indefinibile e a me distante, incolore e a me irreale. Ora mi era diventata amabilmente accessibile, con la facoltà di ripresentarmisi con un'identità e un colore, solamente attraverso lo sguardo vago del sogno. Non è certo nei vasti panorami del sogno, tuttavia, che io sarei disposta a cercarle e a trovarle un nuovo nome. Non è neppure in alcuna inconsistente promessa. Ma se, così facendo, così ignorandola, su quella cima poi andasse ad addensarsi un cumulo di nubi minacciose, eclissandola alla mia vista, non ne farei una tragedia. Con curiosità, piuttosto, mi porrei una domanda. Una domanda per ora puramente astratta. Per quanto tempo, per quanti trattenuti sospiri, essa dovrà ancora rimanere in quello stato, prima di poter tornare ai suoi splendori? Rimanere lì, confusa tra le pallide cime minori, incorporata nell'indistinto fondale di quel magnifico e a volte doloroso e a volte assurdo teatro, quel teatro assolutamente irrinunciabile che è la mia vita?

 
 
 

:-)

Post n°58 pubblicato il 23 Aprile 2016 da attilario
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Gabriele D'Annunzio, “Il piacere”

Post n°57 pubblicato il 25 Marzo 2016 da attilario
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Ambedue non avevano alcun ritegno. Provavano una gioia indicibile a lacerare tutti i veli, a palesare tutti i segreti, a violare tutti i misteri, a possedersi fin nel profondo, a penetrarsi, a mescolarsi, a comporre un essere solo.

 
 
 

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