guardameglio

Radical-chic, ovvero arroganti ed ipocriti


   Sto parlando di quella sinistra  snob che in America per esempio definiscono "liberal" e in Francia "gauche caviar", gente  che il rosso se lo ritrova spesso sul piatto sottoforma di aragosta e che nonostante in modo frequente si comportino peggio di chiunque altro, amano rivendicare per sè una superiorità etica e morale. In realtà la loro cultura politica, estremamente lassista e relativista, li rende privi di veri valori  e se dicono di averli vi accorgereste che amano cambiarli spesso e volentiere a seconda di cosa sia più opportuno politicamente. In Italia ci sono innumerevoli esempi, ultimamente per riuscire mantenere il proprio potere all'interno di Telecom la sinistra si è improvvisamente scoperta patriottica e avversa la regolare scalata di aziende americane dalle indubbie capacità manageriali. vedrete che questa inusuale inclinazione cambierà presto. Negli Stati Uniti la terza carica più importante appartiene a Nancy Pelosi, leader della maggioranza democratica al Congresso. Donna molto liberal e sofisticata, ricca di famiglia e sposata a un miliardario, per niente pacioccona ma un tipo sul femminista iper-aggressivo, e senza dubbio poco tollera quelle che a sinistra definiscono ingerenze della chiesa in politica. Due giorni fa è andata in Siria, paese con un Pil inferiore a quello del quartiere in cui vive a San Francisco, ma in compenso attivissimo nell'organizzare terrorismo in Libano e in Iraq. Ebbene la signora Pelosi si è presentata con un bel fazzoletto in testa indossato come doveroso tributo alla religione islamica, un fazzoletto che  non ha mai messo da quando è nata. Ma in fondo cosa dovevamo aspettarci da chi soltanto pochi mesi fa disse: " If  we ( the U.S. military ) leave Iraq, then the  insurgents will leave Iraq, the terrorists will leave Iraq". "se le nostre truppe lasceranno l'Iraq, i terroristi lasceranno l'iraq".  Non c'è dubbio che non si tratti di un genio.  Non solo non lasceranno l'Iraq ma ne faranno una base e dopo magari verranno pure a fare una capatina a casa sua.Un'altra beniamina della sinistra planetaria, Sègolèn Royal, candidata socialista all'Eliseo, non sembra esserle da meno, gustiamoci il suo pensiero: "durante il mio viaggio in Cina un avvocato mi ha spiegato che i tribunali cinesi sono molto più rapidi che in Francia. Vedete, prima di dare lezioni ad altri paesi bisogna sempre guardare agli elementi di comparazione". Stupendo, qualcuno per favore spieghi a questa bella signora che la Cina è piegata ad un regime totalitario che viola i diritti fondamentali ed esegue  processi  sommari.