Creato da h050 il 31/03/2013
"Come in un sogno,l'amore viene con passi silenziosi."Tagore"

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Post n°12 pubblicato il 28 Luglio 2013 da h050
 

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"Il mio sguardo si stupisce, si inchina,
il mio cuore chiude tutti i suoi cancelli,
per meditare di nascosto sul miracolo -
sei tanto bella!"

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alb.55z
alb.55z il 13/09/13 alle 14:14 via WEB
CIAO “Il nulla alle mie spalle, il vuoto dietro di me, con un terrore di ubriaco”? Sono versi tratti da una (secondo me) bellissima poesia di Montale. Avete mai provato una simile impressione? E, se poteste dare un volto, una fisionomia, un aspetto a questa sensazione, a questo nulla, come lo descrivereste? Questa evidenza di un nulla totale, esistenziale e assoluto è il punto di arrivo del cammino culturale dell'occidente iniziato con l'idea di un Essere di tutti gli essenti che perciò, nel momento in cui viene pensato, fa comparire necessariamente il Non Essere di tutti gli essenti. L'uomo occidentale, terrorizzato e insieme affascinato da questo poter pensare il Non Essere, si è industriato in tutti i modi per porsi al riparo da esso costruendo muraglie di logica, di religione, di scienza (mi viene in mente l'altra poesia di Montale che termina con i versi che dicono della vita: "...in questo seguitare una muraglia che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia"). Ma nessun muro ha mai retto alla profonda voglia di nulla dell'Occidente, perché il nulla per quanto angosciante, risucchia come un vortice e attrae come una calamita. Io penso che il nulla non sia il non essere, ma solo il non apparire di ciò che è, l'oscuro presentimento di ciò che è, perché in fondo lo sappiamo tutti, poeti, filosofi e non, il nulla non esiste, altrimenti che nulla è? Da molti definita una poesia sulla folgorazione data dalla scoperta del nulla, per me rappresenta la quiete del vuoto che è silenzio da amare. Il vuoto che cancella un passato troppo carico di emozioni sbiadite e rancori e falsi ricordi; la presa di coscienza che è sempre meglio ricominciare da zero, lasciando il consueto inganno della vita che si svolge attorno, finta, come su uno schermo di cinema. La visione del vuoto coincide con la consapevolezza di aver vissuto almeno un momento di estrema lucidità, in cui il Nulla si rivela e ci insegna a dare il giusto peso alle cose vane. Un segreto prezioso, perché inconfessabile.
 
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