ORDINARIA FOLLIA

UNA MIA DEDICA PER QUESTA FESTA


SAN VALENTINO Sarà l’una di notte ormai,o forse più.I fiocchi di neveilluminati da ingobbati lampioni,cadono freddi e sordi al suolo,come le pene del mondo su di noi. Non ho digeritoe quindinon riesco a prendere sonno,penso all’Amore,un sentimento pesanteda digerire,specie a quest’ora.Perchè spessol’Amoresta nello stomaco,ed ècome un volo di gabbiani.Come sono bianchi i gabbiani.Com’è bianca la neve che scende,prima di essere corrottadal grigio dell’asfalto. Un tuono spacca violento il silenzio,scotendomi fin dentro me stesso,fin dentro l’anima.Rannicchiato sul lettomi sento solo e vulnerabile,devo proteggermidal freddo mondo esternoche ora sbiadisceun puntino alla volta. Mi copro col piumone,tutto è silenzioso ora,tutto è buio ora,trannel’esile lume del telefonino. Il telefoninoè come l’arco di Erose messaggie chiamate,sonole frecce che ci è consentito scoccaredalla nostra faretra mentale. Sbadiglio,fatico a tenere gli occhi aperti. San Valentino,la festa di ogni cretino,che crede di essere amatoinvece.........dovrebbe fregarsenedi quello che credee pensare al fattoche se qualcunoha deciso di passareun pò della sua unica vitaa farci compagnia,quel qualcuno si meritatutto l’impegnoaffinchènon sia tempo perso.San Valentino non è soloun’invenzioneper vendere cioccolatini,o riempire locali,ma ancheun pretesto per prendersi del tempo,per noi coppia,tempo che altrimenti a volte non avremmo, senza stare a  pensare a quanto è tutto così bruttofuori dal piumone. San Valentinosiamo Noi,sotto al piumone,per un sogno lungo una vita. Com’è bianca la neve,saranno ormai le due passateeora che ho digeritofinalmentedormo...mentre tuforsesogni già da un pò. Come è calma la neve che scende.