ORDINARIA FOLLIA

GUIDA AL SESSO DALLA SECONDA VOLTA IN POI


Non è facile combattere contro l'accecante bianco di foglio elettronico ancora vergine.Vergine, cazzarola, verginità.Sono passati ormai quindici anni dalla mia prima volta.Non ho una storia emozionante da raccontare, è più o meno quello che è capitato a tutti (almeno quelli che hanno sperimentato).Ero giovane e sbarbato. Passavo le mattine a SKUOLA (per sottolineare l'animo ribelle) e i pomeriggi divisi equamente tra karate, scuola di musica e giri in vespa senza casco.Era il periodo in cui ci si innamora un pò di tutte, anche perchè ancora non si conosce il senso di quel sentimento "che muove il Sole e le altre stelle".Ce n'era una in particolare che avevo preso di mira e la sua sfiga volle che la mia fortuna avesse la meglio.Iniziammo ad uscire, in due sulla vespa e senza casco, coi carbinieri sempre addosso e i miei poveri vecchi che pagavano le multe.Erano i primi baci, ma io da fervente appassionato della materia (già allora) avevo già letto alcuni libri sulle arti amatorie e lei non volle credere che il mio primo bacio vero, quello coi mordicchiamenti e le slinguazzate, fosse proprio sulle sue labbra.Erano le prime volte che facevo pratica coi terrificanti gancetti del reggiseno, se avessi avuto quattro mani non sarebbero bastate lo stesso, ma la ricompensa era sicuramente valsa lo sforzo. In seguito imparai a sganciarli con lo schicco delle dita e ancora oggi quando lo faccio le vittime, invece di incazzarsi, mi chiedono se potrei insegnarlo ai loro boyfriends.Erano le prime volte alla prese coi bottoncini del body, cazzarola, lei diceva di tirare che si sarebbero staccati invece col cazzo (e non in senso letterale) era da spingere, ognuno teneva le sue posizioni in merito e la diatriba finì per spegnere il desiderio, suo, perchè io avevo sempre da imparare.Un giorno i miei si trovarono ad andare fuori dai piedi e ci intrufolammo a casa mia, per consacrare il mio letto ad altare del piacere e fare di me un uomo (se così possiamo dire).I preliminari li conoscevo a menaDITO, dovevo farle arrivare il desiderio a mille per far si che la penetrazione fosse meno traumatica possibile, lei aveva già fatto sesso e il difficile era per me.Ero addosso a lei, entrambi rossi accesi di desiderio, le sue tette che mi premevano contro e la mia passione per queste cose che faceva tutto il resto.....la mano abbassata di lei a guidare il mio membro e un mio movimento di bacino furono sufficienti a traghettare un simpatico teppista e la sua morosa del paradiso dei sensi.Si volava ad ogni movimento e si atterrava ad ogni respiro.Ma durò giusto il tempo di una barzelletta.Questo, nei miei manuali, non c'era scritto.Lei capì, in fondo era la MIA prima volta.Ma certi libri dovrebbero almeno avere un prefazione con su scritto:"Dalla seconda/terza volta in poi, potete................"Ahahaha