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Ci sono momenti in cui pensi alla vita ed altri in cui credi che sia proprio finita...ti viene da prendere un treno, andare lontano e lasciare tutto com'è....

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Un male costoso....troppo e non l'unico in Italia

Post n°254 pubblicato il 18 Maggio 2009 da happyhippo81

Le "bionde"? Le più amate dagli italiani e il pozzo di San Patrizio per il Fisco. Se i fumatori abituali smettessero di comprare la dose quotidiana di nicotina contemporaneamente, l'Erario riporterebbe gravi danni economici. Quanto costa al produttore un pacchetto di sigarette? Incredibile ma vero, dai 10 ai 13 centesimi (0,13 euro). Non di più. Per il gioco dei rincari e delle tassazioni, in tabaccheria, lo stesso pacchetto costa dai 3 euro e sessanta centesimi (il prezzo minimo imposto oggi in Italia) ai 6. Questo perché, tra Iva e accise, la tassazione grava per più di tre quarti del prezzo, il 75,2%. Questo non impedisce alle case produttrici di poter comunque ottenere utili macroscopici. In virtù del fatto che in Italia si vendono (dati aggiornati al 2007) 4,64 miliardi di pacchetti all’anno.
Le tre multinazionali del fumo (Philip Morris, British American Tobacco e Japan Tobacco) occupano in Italia il 98% della quota di mercato. Quali utili dovrebbero dichiarare se producessero in Italia?
Cifra spaventosa: 2 miliardi all’anno. Quanto hanno dichiarato effettivamente? 150 milioni. Questo perché le major acquistano le sigarette all’estero, da aziende che gravitano sempre nella stessa loro galassia. A quale prezzo? Il calcolo effettuato dal Secolo XIX indica la cifra media di 53 centesimi (contro i 10-13 reali). Rimane una differenza di circa 40 centesimi che non viene quindi dichiarata in Italia, ma all’estero, dove si trovano le sedi di queste società: soprattutto in Svizzera. Inoltre in Italia esiste una direttiva dei Monopoli di Stato che fissa il prezzo minimo delle sigarette. E lo lega strettamente al prezzo praticato dalle multinazionali, con un accordo sostanzialmente tacito.

L’Unione Europea ha invitato già più volte l’Italia a usare un altro procedimento. Per mantenere alto il prezzo delle sigarette (provvedimento che molti paesi hanno preso) dev’essere alzata ulteriormente l’accisa, lasciando però poi libertà di prezzo e di concorrenza. La proposta, però, non è stata raccolta e contro l’Italia è aperta una procedura di infrazione. Quanto guadagnerebbe lo Stato da questo provvedimento? Altri due miliardi di euro l’anno.
Un provvedimento però sgradito alle major, che dovrebbero o aumentare i prezzi o diminuire gli utili. E quando, nello scorso marzo, il Tar ha abolito il prezzo minimo delle sigarette, un ente si è subito mosso per ottenere la sospensiva: i Monopoli di Stato.

A dir poco disgustato....per fortuna (per la mia salute e soprattutto per le mie tasche) che ormai mi concedo un solo sigaro a fine settimana….lo so,puzza,fa male...però un vizio lo devo pure avere no??

 
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La gioia è amore,
la conseguenza logica
di un cuore ardente d'amore.
La gioia è una necessità
e una forza fisica.
La nostra lampada arderà
dei sacrifici fatti con amore
se siamo pieni di gioia.

(Madre Teresa di Calcutta)

 

ANCHE GLI UOMINI PIANGONO....

Come un libro aperto leggo nel fondo dei tuoi occhi. Perché la bocca sorride se gli occhi la smentiscono? Piangi, non vergognarti di confessare che mi amasti. Piangi. Nessuno vede. Guarda. Io sono un uomo, eppure piango. immagine
 

Credo in te, amico.
Credo nel tuo sorriso,
finestra aperta nel tuo essere.
Credo nel tuo sguardo,
specchio della tua onestà.
Credo nella tua mano,
sempre tesa per dare.
Credo nel tuo abbraccio,
accoglienza sincera del tuo cuore.
Credo nella tua parola,
espressione di quel che ami e speri.
Credo in te, amico,
così, semplicemente,
nell'eloquenza del silenzio.

 

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Amare è sentirsi amati,amare e basta è un triste baratto con se stessi che col tempo esaurisce mente e cuore impoverendo i più belli dei tuoi sorrisi..E se c'è una cosa che non voglio perdere in questo mondo straordinariamente vario e in questa vita che non mi stanco di vivere, quella cosa sono I MIEI SORRISI

 
 
 

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