Ricomincio da zero

Immobilismo contrattuale


IL 31 MARZO le ass.datoriali TPL ASSTRA e ANAV, lamentandosi degli interventi legislativi, adottati dalle varie compagini Governative che, fino ad ora, non hanno garantito la continuità delle risorse economiche necessarie ad “ OTTENERE UN RAGIONEVOLE MARGINE DI GUADAGNO ECONOMICO ” hanno sottoscritto un patto d'azione comune con il quale… :1)hanno deciso di organizzarsi in modo che i futuri contratti nazionali e aziendali, consentano loro l'aumento dei livelli di flessibilità, produttività, competitività e efficienza;2)hanno confermato di essere riusciti a ridurre il “ costo del lavoro “ e ad aumentare gli utili ( un buon 10 % grazie ai contratti sottoscritti negli ultimi anni con i sindacati concertativi ottenendo il taglio dello stipendio dei nuovi assunti, l'aumento dell’orario di lavoro, il peggioramento del trattamento economico durante la malattia N.D.R.)3)hanno ribadito che gli aumenti retributivi aziendali, potranno essere corrisposti solo a seguito di corrispondenti aumenti di produttività e di più giornate di presenza sul lavoro;4)hanno precisato che nel Premio di risultato dovranno confluire tutte le indennità aziendali esistenti, in modo da renderle “ variabili “ e non più fisse, anche al fine di ridurre l’assenteismo dei lavoratori;5)hanno deciso di portare “ gradualmente “ l’orario di lavoro a 39 ore effettive settimanali per tutti i lavoratori, in modo da realizzare degli ulteriori aumenti di produttività;6)hanno affermato che - nella definizione dei turni di lavoro e dei programmi d’esercizio - le esigenze aziendali devono prevalere su quelle dei lavoratori;7)hanno stabilito di esigere un quantitativo di prestazioni straordinarie obbligatorie per tutto il personale, soprattutto nelle Aziende dove l’orario risulta inferiore alle 39 ore;8)hanno stabilito che devono essere “ rivisti “ i compensi economici relativi al pagamento della diaria e del concorso pasto;9)hanno deciso di “ riesaminare “ il trattamento economico di malattia, in modo da evitare che il lavoratore ammalato possa percepire una retribuzione più alta, rispetto a coloro che lavorano.A fronte dell’arroganza e dell’oscenità dimostrata dalle Aziende t.p.l. che con le loro rivendicazioni offendono la dignità, i diritti e il salario dei lavoratori;