Harvey the Pooka

UNA VOCE


"Leggere vuol dire spogliarsi di ogni intenzione e di ogni partito preso, per essere pronti a cogliere una voce che si fa sentire quando meno ci s'aspetti, una voce che viene non si sa da dove, da qualche parte al di là del libro, al di là dell'autore, al di là delle convenzioni della scrittura".Italo CalvinoIl primo mi conquistò ed ebbi paura di perderlo , nel silenzio di un bacio . Lo porto con me sempre, ne  conosco a memoria  tutti i passaggi . Mi sono ritrovata a piangere per  lui  in diversi momenti  della mia vita. Ancora mi sconvolgono la sua bellezza mai morta, mai appassita, e le sue parole che  mi passano da parte a parte    
 Poi ce ne  fu  uno segreto , intimo ,  che  conobbi a  13  anni , grazie  a mia madre . Fu  doloroso compiere  il mio viaggio di adolescente con lui , fu come  sentirsi mancare  il fiato e  sapere  benissimo a cosa porterà  tutto questo, fu come , in un' età in cui  bisognerebbe  pensare solo che si ha dinnanzi  tutta  la  vita,  scoprire  improvvisamente  l'amaro senso della fine, fu come afferare la disperazione racchiusa  in un addio definitivo al mondo .
 Poi, ne  vennero  tanti altri : vennero  i maghi , i grandi  guaritori , i distruttori  di  nulla  e i grandi  ingegneri   delle parole.
Arrivarono  i  poeti  con il sorriso  ed  una  lacrima  nel taschino della giacca ( quasi  sempre  lisa) , come  anche  quelli maledetti  che amavano i gatti ed i vampiri e gli intrecci dei corpi e gli amori  impossibili .
Arrivarono uomini arrabbiati  ed indecenti  che urlavano la propria follia , parlando di  cazzi  , di  culi,  di tette, di  bocche,di fiche , di lavori impiegatizi e di sbronze.
Arrivarono i grandi solitari , difficili da decifrare, ma con un'anima  semplice da  bambini.
Arrivarono gli intellettuali amici del popolo : uno di loro mi strinse  la mano, mi fece l'occhietto  e poi mi rubò il cuore e mi condusse verso una verità semplice da dire ma difficile da ascoltare.
Poi ecco : i grandi  descrittori  di viaggi  mai fatti , i grandi compositori di  sinfonie con il  lapis e quelli che,  cercando di parlarmi della mia realtà descrivendomi la loro , mi  invitavano a  riflettere e mi dicevano, neanche  tanto segretamente, che talvolta è un bene mandare  affanculo  le  riflessioni ed abbandonarsi all'istinto.Alcuni mi insegnarono i loro terrificanti e magici intervalli ( l'insanità  delle cose che appartiene all'uomo per primo)
 Ad un certo  punto , non ricordo quando , arrivò un uomo da  Lisbona  accompagnato  da un tipo strano(italiano)  con un fiore in bocca e seguito  da  un tale con un garofano verde all'occhiello dell'abito da sera (quest'ultimo aveva un vivace accento anglosassone).
Arrivò una  donna  con un cappello leggero di paglia e la strage nel cuore, arrivarono mille parole d'amore , arrivò una ragazzina con il suo  Diario imbarazzante per l'umanità. Di seguito venne un gruppo di turisti  francesi seguito da un gruppo di esiliati russi.Tra di loro giocavano un gioco : facevano a gara a chi fosse più abile nel descrivere dolori, malie  e  nefandezze del genere umano .Il gruppo degli  americani  fu  guardato  inizialmente di  sguincio . Si  pensava non potesserro  portare  novità  ed  invece portarono  la  catastrofe descritta e la  descrizione della rovina di una o più generazioni . Ma l'attimo, ecco la descrizione dell'attimo , se la contesero strani tipi spagnoli e tedeschi. Arrivarono , allora, i tempi senza  attesa  e le parole nascoste dal silenzio ...arrivarono  TUTTO e  il suo  esatto  contrario (NIENTE), ma arrivarono descritti in una maniera  incantevole che mi fece  commuovere: c'era  cuore  ed  impegno politico arrabbiato , c'erano sangue e lacrime  e mani  ferite  che accarezzavano  visi.
E poi ancora : gendarmi , ruffiani , boss con i loro scagnozzi  , arricchiti  in cerca  di  notorietà, donne  innamorate, "donnine"  facoltose  immerse  nello champagne,  donne   in cerca  di  un addio  da  raccontare, per  poter,  scomparire  meglio .
E poi ecco : eros sesso e morte, e poi la pupa e il suo investigatore  da 50 dollari più le spese. 
E continuo : ci fu l'uomo delle  non interruzioni e del pensiero libero lasciato andare, della  sperimentazione e del viaggio del genere umano ,  che trasformò la scrittura  in qualcosa di assolutamente personale , e,  a seguire un uomo che seppe  descrivere , in maniera  magistrale ma  semplice , un deserto di  sabbia  e di quotidiano vivere.
E tanti altri  dopo  quel famoso primo , cui  da  principio  facevo cenno , arrivarono a bussare alla mia  porta : arrivarono  da tutti i paesi  del mondo .Talvolta me ne innamorai, talvolta ne restai schifata e li cacciai ma, a tutti, concessi  di carezzarmi  le mani . Di  tutti ho, in ogni caso un ricordo . Solo  pochi  mi  hanno  segnato il cuore,  dipinto  l'anima  e ferito  la ragione in maniera costruttiva .  Solo  uno  ho  amato  e amerò  per sempre in maniera  incondizionata . E' sempre quel primo e a lui , forse , devo il mio successivo essermi  avvicinata a  tutti gli altri ed è per questo che mi trovo , ancora oggi , a ringraziarlo , in certe sere  impietose e senza luna. PS: L'ho fatto  quasi a brandelli, per amore.   HarveyPs : un ringraziamento ulteriore e particolare  voglio  farlo a Silvia Plath , Stig Dagerman, Emil Cioran , Giorgio Manganelli, Elias Canetti , Federico Garcia Lorca e Jerome David Salinger :  loro sanno perchè li ringrazio, e questo mi basta  !