Harvey the Pooka

VIVA PACO!


Abile mediatore tra nuovo e tradizione Francisco Sánchez Gómez, in arte Paco de Lucía, è senza dubbio alcuno uno dei più grandi virtuosi della chitarra: ha saputo e sa coniugare , infatti, con somma abilità l'amore per la propria terra e le proprie radici con l'amore per l'arte ricercando, ogni volta, connubi con artisti e generi musicali dei più differenti:dalla tradizione musicale spagnola, alle sonorità brasiliane, a quelle jazzistiche (Chick Corea, tra i tanti ), fino ad arrivare all'incontro straordinario con altri due giganti della chitarra, Al di Meola e John McLaughlin(a tal proposito vorrei  consigliare l'ascolto dell'album Friday night in San Francisco, a mio parere un vero album cult, una pietra miliare nella storia della musica di tutti i tempi ).Ieri sera , 28 febbraio , questo immenso artista della chitarra ha suonato a Roma presso l'auditorium parco della musica , regalando al suo pubblico la tradizione flamenca spagnola accompagnata da ricercate sonorità( pur rimanendo nel repertorio suo più classico)dando ancora una volta così la prova che la musica è, certamente un grande veicolo di dialogo che riesce in imprese difficili : è capace di far incontrare tra loro uomini e paesi con culture e storie diverse, attraverso il suo linguaggio che è universale .De Lucia è stato affiancato in scena da Niño Josele alla chitarra, Antonio Serrano alle  tastiere e all' harmonium, Alain Perez al basso, Piranha alle percussioni. Inoltre si è  avvalso delle voci superbe di Duquende e di David de Jacoba e della straordinaria danza flamenca di Farruco .Una serata ed un evento davvero indimenticabiliHarvey PS: A seguire vi propongo una sua personale e suggestiva( per non dire memorabile)  esecuzione del Concierto de Aranjuez di Joaquin Rodrigo: uno tra i più alti e sublimi momenti che la musica ci abbia mai potuto regalare .