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« MI HAI UCCISO ED IO SONO...BERLUSCONI-GESU' »

POESIA

Post n°25 pubblicato il 09 Dicembre 2005 da hassan0

HO STUPRATO MIA SORELLA, HO UCCISO MIO FRATELLO

 

Che brutto Demone è la Guerra di conquista :

fuggivo un giorno dopo una battaglia

in cui la morte aveva trionfato ,

mille dei nostri e mille dei loro

eran caduti sul suolo si conteso .

Perché Dio mi avesse risparmiato ,

dopo che tanta morte avevo dato ,

chiedevo al cuore che più non rispondeva

e alla ragione che in guerra morta era.

Fuggivo e non sapevo da che cosa

ma temevo il nemico che mai riposa

che per quante anime avrei mandato all’altro mondo

non mi avrebbe abbandonato un sol secondo .

Perché combattevo?

Perché , divenuto strumento del mio fucile ,

delle mie bombe e dei missili che lanciavo ,

non me l’ero più chiesto a quale fine il mio tanto affaticar era volto ?

Non difendevo la mia patria da uno straniero ,

non liberavo la mia gente da un tiranno ,

non sostenevo un ideale di giustizia ,

non ponevo catene a un prepotente .

Io lo straniero , io il tiranno , io l’ingiusto e il prepotente

o magari solo carne da macello

che un tiranno aveva spinto a quello

per conquistargli il suo posto al Sole

e davanti ad un altro tiranno farsi bello .

Mentre ero intento a ritrovare

in me il cuore , la ragione ed i pensieri

mi ricordai di un fatto a cui avevo assistito l’altro ieri .

Avevamo conquistato un bel villaggio ,

situato in un luogo così ameno

prima che la guerra vi avesse sputato il suo veleno .

Un alto ufficiale visionava con aria di disprezzo i prigionieri :

-costui muoia ,costei sia il diletto degli ufficiali ,

queste altre appagheranno i soldati ,

tutti gli altri sazieranno col loro sangue la nostra  sete di vendetta -.

Sembrava un  Dio che giammai di pietà si fosse pasciuto

e  un Dio si credeva ma cos’altro era o illuso

se non l’inconsapevole schiavo di quel Demone che ,

nato nell’odio , era stato allattato col sangue innocente

ed era stato svezzato con la tenera carne dei bambini

a cui ignoti erano odio , vendetta e guerra e già per essi morivano ?

Urla e pianti interrotti sol dal ritmo cadenzato dei fucili annoiati

di chi non cuore , pietà o ragione ma solo eseguire ad un cieco ordinare .

Io in un risveglio di umanità preferivo le ingiurie dei compagni

ad un atto che avrebbe disgustato un animale :

le sue labbra imploravano pietà ,

i suoi occhi chiedevano perché a quelli dei suoi aguzzini

e poi delusi mi guardavano ed io vi leggevo la mia vergogna

e vile fuggivo da colei che poteva riscattare la mia anima .

Scappavo come adesso e il Demone accanto ,

stremato mi fermavo ed ei a me di fronte ,

con ghigno orrendo le mani al collo cingeva

della mia vergogna per cercare di strozzarla

ma essa cresceva più io la guardavo

che negli occhi aveva quelli che dilaniavano il mio cuore .

 

                                                     BRUNO …AGOSTO 2001

 
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