Heartbreak

"Voi non potete capirci!"


Dedicated to John Hughes
 L'altra notte mentre rientravo a casa mi sono imbattuto nell'inguardabile (ed inascoltabile) Pascal Vicedomini, che dalla sua platea ischiana di vippazzi locali e star hollywoodiane, intervistava quell'implacabile checca di Joel Schumacher. Oltre ad aver rovinato l'immagine dei gay di Hollywood, Schumacher è stato anche il regista di uno dei film del mio cuore: St.Elmo's Fire. Stamattina alla radio ho ascoltato la notizia della morte di John Hughes, che prima di dedicarsi a nani armonici che perdevano aerei, è stato regista di uno dei film più significativi degli anni '80: Breakfast Club. Questi due sono tra i film manifesto di quello che a posteriori è stato definito "brat pack" (banda di monelli), piccolo movimento cinematografico trasversale di inizio anni '80, che metteva al centro dei propri film gli adolescenti, i loro disagi, le grandi prove che la giovinezza ti sbatte davanti e che gli adulti (troppo stronzi per accorgersene) bollano come cazzate di ragazzi. Vi faccio una domanda: avete mai sofferto come quando a 16 anni vi siete guardati allo specchio e vi siete accorti che eravate così soli al mondo? Tra brufoli e apparecchi, vi sentivate incompresi e inascoltati. Solo la musica, alcuni libri e qualche videocassetta che esprimevano i vostri disagi e i vostri sogni. Tra le pieghe degli sbuffi della New Wave inglese potevi ascoltare "There Is A Light And Never Goes Out" e gli Smiths per darti refrigerio. Così, tra i megamuscolari Rambo-Rocky-Commando-Conan, potevi trovare un film come Breakfast Club, dove vedevi un po' di te stesso e soprattutto una meravigliosa Molly Ringwald a cui poter pensare mentre ti facevi la pugnetta della sera.